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Il Giardino dei ciliegi

Unascena de Il Giardino dei ciliegi

E' in scena al Teatro della Corte Il giardino dei ciliegi, di Anton Cechov.

Repliche fino a domenica 11 gennaio.

Prodotto dal Teatro Stabile di Napoli e dal Teatro Stabile di Verona, Il giardino dei ciliegi è interpretato da Gaia Aprea e Claudio di Palma, per la regia di Luca De Fusco. Le scene sono di Maurizio Balò, i costumi di Maurizio Millenotti, le coreografie di Noa Wertheim, le musiche originali di Ran Bagno e le luci di Gigi Saccomandi.

 Puntando ancora una volta sull’intreccio tra teatro e cinema, il regista Luca De Fusco propone un approccio “mediterraneo” al capolavoro cechoviano, individuando un collegamento tra la società russa e quella napoletana e meridionale in generale di fronte ai rivolgimenti imposti dall’era industriale d’inizio Novecento. Attraversato da un tono malinconico non privo di venature comiche, Il giardino dei ciliegi racconta la fine di un’epoca, quella dell’aristocrazia, e l’avvento di una nuova classe dirigente.

Rientrata in Russia con la diciassettenne figlia Anja, dopo cinque anni trascorsi a Parigi, Ljubov’ Andreevna Ranevskaja, detta Ljuba, viene informata della grave situazione debitoria che attanaglia il suo patrimonio e della conseguente impossibilità di evitare che la sua casa, famosa per il bellissimo giardino di ciliegi, venga messa all’asta. Il nuovo proprietario della tenuta sarà così Lopachin, ricco commerciante figlio di un vecchio servo della casata, mentre a Ljuba e a suo fratello Gaiev non resta che dire addio alla dimora della loro infanzia mentre il vecchio servitore Firs, abbandonato da solo in casa, ode i primi colpi d’ascia che abbattono gli alberi del giardino per far posto alla lottizzazione del terreno in tante villette.

Terminato nell’ottobre del 1903 "Il giardino dei ciliegi" è l’ultimo testo scritto per il teatro da Anton Cechov (1860-1904), il quale, pochi mesi dopo la prima rappresentazione del gennaio 1904 al Teatro d’Arte di Mosca diretta da Kostantin Stanislavskij e Vladimir Dančenko, morirà di tisi, a soli 44 anni, chiudendo una intensa carriera di scrittore, iniziata come autore di racconti caratterizzati da una straordinaria capacità d’indagare l’animo umano e culminata in un pugno di opere per il palcoscenico ("Ivanov", "Il gabbiano", "Zio Vanja", "Tre sorelle" e, appunto, "Il giardino dei ciliegi") che danno origine al teatro moderno.

Per Il giardino dei ciliegi – in scena alla Corte da martedì 6 a domenica 11 gennaio 2015 - sono validi tutti gli abbonamenti (Fisso, Libero e Giovani), oltre che le consuete agevolazioni per studenti e gruppi organizzati in collaborazione con l’Ufficio Rapporti con il Pubblico.

Info: 010/5342300 www.teatrostabilegenova.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  www.genovateatro.it
orari: feriali ore 20,30 - domenica ore 16 - lunedì riposo
prezzi: 25,00 euro (1° settore), 17,00 euro (2° settore)

Paolo Fizzarotti

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