Baharier Carlo Felice
Un nuovo imperdibile appuntamento è in programma mercoledì 19 marzo, ore 18.00, nel foyer del Teatro Carlo Felice,
quando all'interno della rassegna "Indovina chi viene a teatro?", uno dei quattro filoni di eventi ad ingresso libero, organizzati in collaborazione con Qui Group, in cui si articola la stagione Fuori Teatro, HAIM BAHARIER sarà intervistato da Antonio Bozzo, caporedattore del Corriere della Sera.
Punto di partenza sarà l’ultimo libro di Baharier “La valigia vuota” (Garzanti, 2014), che rievoca la vita di Chouchani, il “clochard lunare”, personaggio straordinario e di cultura smisurata che costituisce uno dei misteri del Novecento e che l’autore conobbe, ancora bambino, nella Parigi degli anni 50. Egli comparve e “svaporò” nel nulla lasciando alle sue spalle un’eredità di simboli con cui l’autore si è confrontato tutta la vita e che analizza in questo libro in un andirivieni tra biografia ideale e autobiografia.
E’ come se Chouchani fosse il filtro attraverso cui Baharier ripercorre la sua vita e quella dei reduci dei campi di sterminio, i sopravvissuti alla Shoah, la sostanza su cui ricostruire il significato della sua esistenza e di quella del popolo ebraico.
Ed in un certo senso è proprio così, poiché Chouchani rappresenta l’incarnazione dei concetti chiave della “filosofia” dell’autore: claudicanza, giustizia dell’economia, accoglienza dell’altro che non implica una rinuncia a sé, ma piuttosto una positiva diminuzione in cui l’alterità trova il suo spazio e la sua dignità senza che ne venga snaturato il mistero, tutto questo era Chouchani.
Baharier, incalzato dalle domande di Antonio Bozzo, ci parlerà quindi di questa figura di zoppo senza età e senza patria, un apolide più etico che metafisico, che mendicava accoglienza in cambio di sapienza, e attraverso lui metterà a nudo il senso della claudicanza, intesa come precarietà e perfettibilità, qualità costitutiva, insieme alla grandezza, dell’essere umano, un mix indissolubile di eccellenza e deficit, dell’economia, il cui valore si esplica solo in virtù della sua capacità di circolare e creare occasioni, dell’accoglienza, che è la possibilità di vedere il volto dell’altro senza volerlo assimilare al nostro, ma rispettandone la differenza.
Questo e molto altro ci racconterà Baharier, in un incontro che si preannuncia straordinario e sarà impreziosito dai contributi musicali del gruppo Gnu Quartet, che reinterpreteranno due nigunim (o niggunim) di Shlomo Carlebach, musicista e grande amico dell’autore, intitolati Prok Yas Anach ed Esso Einai.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.streamingcarlofelice.com e anche il pubblico virtuale, che sempre più numeroso partecipa agli appuntamenti, potrà intervenire e porre delle domande
in diretta attraverso la pagina facebook dell’evento
(https://www.facebook.com/events/660962820608141/) o inviando una mail all’indirizzo
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Come di consueto sarà inoltre possibile, per chi vuole, degustare l’aperitivo a cura di Svizzera Ricevimenti al costo di 10 Euro.
Mercoledì 19 marzo 2014 – ore 18
Foyer Teatro Carlo Felice
Indovina chi viene a Teatro
Incontro con Haim Baharier
intervistato da ANTONIO BOZZO
Giovedì 20 marzo 2014 ore 19.00
Foyer Teatro Carlo Felice
FAUSTO FERRAIUOLO TRIO
FAUSTO FERRAIUOLO pianoforte
PIETRO LEVERATTO contrabbasso
RODOLFO CERVETTO batteria
Domenica 23 marzo 2014 ore 11.00
Teatro Carlo Felice
Direttore: Gianpaolo BISANTI
Flauto: Francesco LOI
Clarinetto: Valeria SERANGELI
Saverio Mercadante
Concerto per flauto e orchestra in mi minore
Aaron Copland
Concerto per clarinetto e orchestra
Orchestra del Teatro Carlo Felice
Paolo Fizzarotti