L’attimo fuggente di Mimmo Chianese
Ottimo successo per l’attore genovese Mimmo Chianese, impegnato da alcuni mesi nella tournèe teatrale di “L’Attimo Fuggente”. Chianese, che molti a Genova ricordano come fondatore e animatore del Piccolo Teatro di Campopisano, interpreta uno dei personaggi principali, e cioè l’odioso preside Paul Nolan. A interpretare il protagonista, e cioè il professor Jhon Keating di “Capitano, mio capitano”, è Ettore Bassi: uno dei volti più noti del piccolo schermo, con all’attivo fiction come “La porta rossa”. Il preside è il contraltare del professore che invece predica il libero arbitrio, la bellezza e la poesia: Nolan incarna l’ottusità del potere che impone le sue regole e il suo conformismo, senza preoccuparsi di distruggere la bellezza e la forza creativa dei giovani, e quindi la bellezza della vita stessa. Chianese mette in scena in modo stentoreo e convincente un preside Nolan stolido e arido al punto giusto, un grigio funzionario con mansioni direttive disposto a tutto pur di perpetuare lo status quo e quindi le fondamenta stesse del suo potere. Ma Nolan nella parabola del potere che sia autoalimenta, non è all’estremo, all’epilogo. Il preside è solo una tappa intermedia: all’estremo vero della linea che porta alla tragedia c’è infatti il signor Perry, padre di Neil, uno dei giovani allievi di Keating. Perry senior rappresenta la pubblica opinione, che con il suo conformismo e la sua acquiescenza permette al potere di estrinsecarsi in tutta la sua forza. Neppure davanti alla tragedia che lo colpisce nel profondo, il suicidio del figlio Neil su cui aveva proiettato tutte le sue aspirazioni, il signor Perry capisce l’assurdità del meccanismo che ha stritolato lui e i suoi affetti, e di cui è stato complice attivo. Perry senior si rifiuta di aprire gli occhi anche davanti a questo supremo sacrificio, e cerca ancora nel quadro rassicurante del potere un capro espiatorio in grado di spiegare l’accaduto e assumere su di sé la colpa del peccato originario: il peccato di superbia che consiste nella sfida all’ordine costituito. La classica “ùbris” del teatro antico, rivisitata dal drammaturgo Tom Schulman in chiave moderna.
“L’Attimo Fuggente – afferma il regista Marco Iacomelli - è una storia d’Amore. Amore per la poesia, per il libero pensiero, per la vita. Quell’Amore che ci fa aiutare il prossimo a eccellere, non secondo i dettami sociali strutturati e imposti ma seguendo le proprie passioni, pulsioni, slanci magnifici e talvolta irrazionali. Seguendo quegli Yawp che spingono un uomo a lottare per conquistare la donna amata, a compiere imprese per raggiungere i tetti del mondo, a combattere per la giustizia con la non violenza.
Tom Schulman ha scritto una straordinaria storia di legami, di relazioni e di incontri che cambiano gli uomini nel profondo.
L’Attimo Fuggente rappresenta ancora oggi, a trent'anni dal debutto cinematografico, una pietra miliare nell’esperienza di migliaia di persone in tutto il mondo. Portare sulla scena la storia dei giovani studenti della Welton Academy e del loro incontro col il professor Keating significa dare nuova vita a questi legami, rinnovando quella esperienza in chi ha forte la memoria della pellicola cinematografica e facendola scoprire a quelle nuove generazioni che, forse, non hanno ancora visto questa storia raccontata sul grande schermo e ancora non sanno “che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuire con un verso”.
L’Attimo Fuggente
regia di Marco Iacomelli
Cast
JOHN KEATING, Ettore Bassi
PAUL NOLAN, Mimmo Chianese
SIG. PERRY, Marco Massari
NEIL PERRY, Matteo Vignati
TODD ANDERSON, Alessio Ruzzante
CHARLIE DALTON, Matteo Napoletano
KNOX OVERSTREET, Matteo Sangalli
RICHARD CAMERON, Leonardo Larini
STEVEN MEEKS, Edoardo Tagliaferri
CHRIS, Sara Giacci
Paolo Fizzarotti