Stop Jovanotti, Ilaria Cavo contro il Comune di Albenga
"Dispiace che il concerto di Jovanotti, previsto per sabato prossimo ad Albenga, sia saltato. Dispiace, soprattutto, che il Comune di Albenga, riferimento per gli organizzatori dell'evento, non abbia sentito in tutti questi mesi di preparativi la necessità di chiedere supporto operativo a Regione Liguria in nessuna forma: un atteggiamento inaccettabile di per sé ma ancora più incomprensibile dopo l'improvviso forfait di Jovanotti - dichiara Ilaria Cavo, assessore regionale a Cultura e Spettacolo - Sono anni che questa amministrazione regionale gestisce grandi eventi complessi e di successo, mettendo in campo tutte le competenze necessarie (gli uffici della Presidenza, dell'Assessorato alla cultura, dello Sport della Protezione civile): pensiamo alla Partita del cuore dello scorso anno, al maxi concerto di Fondazione Msc, in piazzale Kennedy (il 14 luglio scorso) passando per il Zena Festival con cui Costa Crociere ha voluto festeggiare l'estate scorsa i suoi 70 anni. Eventi importanti che hanno mosso migliaia di persone, senza un intoppo e con una grande sinergia tra l'amministrazione comunale interessata (in quel caso il Comune di Genova) e Regione. Quando si fa gioco di squadra gli eventi riescono, quando un sindaco, come quello di Albenga, pensa di potersela cantare e suonare da solo il risultato è quello di un grande flop in cui tutti ci rimettono: i ragazzi che sognavano un grande concerto in spiaggia, le attività commerciali e turistiche, gli stessi organizzatori e un'intera regione. Pur comprendendo la difficoltà di cambiare location nell'immediato (per le norme di sicurezza e i sopralluoghi necessari per eventi come questo) ci mettiamo a disposizione dell'organizzazione del tour "Jova beach party" per proporre una soluzione alternativa, anche in una data diversa, garantendo un tavolo operativo ed efficace che non si faccia sorprendere da intoppi dell'ultimo minuto. La Liguria non si merita di perdere una grande occasione e si meriterebbe, da parte di certi amministratori, più consapevolezza delle potenzialità ma anche dei propri limiti".