Pantani debutta al Duse
Debutta martedì 17 dicembre al Teatro Duse (ore 20,30) Pantani, lo spettacolo diretto da Marco Martinelli
che ha appena ricevuto il premio Ubu come miglior nuovo testo teatrale italiano. Repliche fino a venerdì 20 dicembre.
Prodotto dal Teatro delle Albe e da Ravenna Teatro, Pantani nasce da un’idea di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, i quali hanno affidato il racconto agli attori Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Francesco Formino, Laura Redaelli e Pino Roncucci (che appare solo in video). L’ideazione dello spazio scenico è di Alessandro Panzavolta-Orthographe, i costumi sono del Teatro delle Albe, alla fisarmonica e autore delle composizioni musicali Simone Zanchini, tecnico luci e video Francesco Batacchio, tecnico del suono Fagio.
Pantani l’idolo del ciclismo internazionale, Marco il “pirata” imbattibile in salita; ma anche il campione drogato, il “mostro” distrutto e infangato dai mass-media. Il successo e l’infamia. Una parabola breve e imprevista. Un dramma personale e famigliare. Quella di Pantani secondo il Teatro delle Albe di Ravenna non è solo una questione sportiva, ma un’autentica passione moderna. Il sacrificio di un simbolo sull’altare mediatico per ripulire le coscienze di un intero paese. Una storia che parla degli ultimi trent’anni della nazione italiana.
Marco Pantani viene ritrovato senza vita in un residence di Rimini il 14 febbraio 2004, giorno di San Valentino. Aveva appena compiuto 34 anni. Dopo i trionfi al Giro d’Italia e al Tour de France, le accuse di doping a Madonna di Campiglio lo hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico fino a una morte forse tragicamente annunciata. Tra il campione adulato, l’icona di chi ha fatto rinascere il ciclismo come sport dell’impresa e della fantasia, e il morto di Rimini, che giace in mezzo alla cocaina nei panni di un vagabondo, vi è tutta la complessità di un’epoca al tempo stesso sublime e crudele che si mostra senza pudore. Senza vergogna. La scrittura teatrale di Marco Martinelli affonda nelle viscere della odierna società di massa che chiede sacrifici e capri espiatori. In scena, in una veglia onirica, affollata di personaggi, che come un rito antico ripercorre le imprese luminose dell’eroe, ci sono i genitori di Marco, Tonina e Paolo, che ancora oggi stanno chiedendo giustizia per la memoria infangata del figlio. Figure archetipiche di una Romagna anarchica e carnale, sospese come l’Antigone di Sofocle davanti al cadavere insepolto dell’amato. Cercano la verità, e non avranno pace finché non l’avranno ottenuta.
In occasione della messa in scena di Pantani, per il ciclo “I pensieri delle parole” mercoledì 18 dicembre, alle ore 17,30 nel foyer del Teatro della Corte, si terrà un incontro con il regista Marco Martinelli e Gianni Mura, giornalista di Repubblica. Conduce Paolo Paganini, giornalista Rai.
Per Pantani – in scena al Duse da martedì 17 a venerdì 20 dicembre 2013 - sono validi tutti gli abbonamenti (Fisso, Libero e Giovani), oltre che le consuete agevolazioni per studenti e gruppi organizzati in collaborazione con l’Ufficio Rapporti con il Pubblico.
Info: 010/5342300 www.teatrostabilegenova.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.genovateatro.it
orari: tutte le sere ore 20,30
prezzi: 25,00 euro (1° settore), 17,00 euro (2° settore)
Paolo Fizzarotti