Io sono il proiettile
La stagione 2013\2014 del Cantiere Campana si riapre con Io sono il Proiettile, spettacolo di Edoardo Ribatto, in scena
al Teatro della Tosse da venerdì 18 a domenica 20 ottobre.
Liberamente ispirato all’opera e alla vita di Yuri Markus Daniel, Io sono il proiettile è un testo nuovo che racconta una storia degli anni ’60, una storia russa, che presto assume la colorazione del moderno thriller psicologico.
È un “Fight Club” col colbacco e in versione radiodramma, dove al posto di 12 attori ce n’è uno solo, che interpreta tutti i personaggi sotto gli occhi del pubblico.
Si parla di un uomo accusato ingiustamente di essere un delatore che, abbandonato da tutti quelli che conosce, incontra in un locale Yuri, uno scrittore in crisi di coscienza. Da quest’episodio apparentemente banale, il protagonista vedrà la sua vita cambiare completamente.
Tutta l’opera può essere letta e vista come parabola del destino di un artista. Infatti, lo stesso Edoardo Ribatto spiega: “Ho pensato che questa confusione fra persona e personaggio fosse tragicamente calzante, per il destino di un artista. Ho deciso, quindi, di assecondarla usando un procedimento noto come bio-fiction: la riscrittura liberamente romanzata di eventi e personaggi realmente esistiti. L’idea portante è: creare un ponte fra uno scrittore e il personaggio da lui inventato, facendoli conoscere. Il testo è scritto in forma radiodrammatica perché la messa in scena punta sul suono come veicolo unico di comunicazione, un suono fortemente realistico, una vera e propria scenografia sonora. Il lavoro sulla recitazione è iperreale, a microfono: l’attore interpreta tutti i personaggi con l’ausilio di un vocoder (un dispositivo audio capace di contraffare la voce). Tutto ciò permette allo spettatore, chiudendo gli occhi, di immergersi in una storia piena di personaggi, andare in un luogo lontano nel tempo e nello spazio e, quando li apre, vedere un uomo, solo, alle prese con i propri fantasmi . Cioè un artista…”
Una storia sull’identità e sulla sua ricerca; una ricerca dove spesso dobbiamo incontrare l’identità degli altri prima di riuscire a trovare la nostra.
Corrado Fizzarotti