Dopo i primi tre mesi “sperimentali” causa Covid, il Teatro Nazionale di Genova giovedì 2 dicembre ha presentato la seconda parte della stagione, da gennaio a giugno 2022. Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente del TN Alessandro Giglio, il direttore Davide Livermore, l’assessore comunale alla cultura Barbara Grosso, e l’assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo.
«La programmazione del Teatro Nazionale di Genova prosegue con la seconda parte delle produzioni previste in cartellone, ed è per me una grande gioia rivedere il pubblico che si gode lo spettacolo in completa sicurezza e in una sala a piena capienza» ha commentato l’Assessore alle Politiche Culturali Barbara Grosso.
«Mi pare che si tratti di un cartellone ben equilibrato - ha detto Ilaria Cavo - tra pezzi non troppo impegnativi e in qualche caso divertenti da una parte e proposte forti, che onorano il passato e il presente del nostro teatro. Penso alla riduzione del Macbeth operata dalla grande attrice Adelaide Ristori, che ha lasciato a Genova le sue carte, i suoi documenti e i suoi costumi, custoditi al Museo Biblioteca dell'Attore. Grande occasione dunque per Davide Livermore, che onora allo stesso tempo la cultura e il passato del Teatro Nazionale di Genova, curando di persona la regia di una pièce resa celebre da una star del passato, la Ristori appunto, per una star di oggi, Betta Pozzi, in una operazione di complessivo altissimo valore teatrale».
Tra i nomi in arrivo ci sono Claudio Bisio, Elisabetta Pozzi, Carlo Cecchi, Silvio Orlando, Ambra Angiolini, Sonia Bergamasco, Angela Finocchiaro, Agrupacion Senor Serrano, Glauco Mauri, Marina Massironi, Valerio Binasco, Linda Gennari, Milvia Marigliano, Valter Malosti, Sebastiano Lo Monaco, Cristiana Morganti, Umberto Orsini, Motus e molti altri. Trentacinque titoli tra ospitalità e produzioni per spaziare tra innovazione e tradizione, interpreti acclamati e talenti emergenti, capolavori del teatro e della letteratura, passione e divertimento.
«Il teatro è un rito che è importante ritrovare. È il luogo in cui condividere la bellezza, raccontare la nostra società, creare comunità» afferma Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova. «Ci impegniamo perché il pubblico genovese possa avere le migliori occasioni per riscoprire il piacere di stare insieme e perché possa farlo in sicurezza. Ora più che mai è necessario ristabilire il patto con gli spettatori».
Dal punto di vista delle produzioni, dopo il G8 Project (Menzione speciale agli ultimi Premi ANCT), Solaris, Autunno in aprile e Miracoli Metropolitani, si riparte a gennaio con uno spettacolo lungamente atteso dal pubblico, La mia vita raccontata male, catalogo tragicomico tra i successi e le sbandate della vita basato su testi di Francesco Piccolo, diretto da Giorgio Gallione e interpretato da Claudio Bisio (Teatro Ivo Chiesa 18-23 gennaio, poi in tournée).
Il 29 gennaio 2022 si celebra il bicentenario della nascita di Adelaide Ristori, la più amata e influente attrice ottocentesca, a cui il Teatro Nazionale di Genova dedica la stagione 2021/22. Ma bisognerà aspettare sino al 22 marzo per vedere Lady Macbeth, adattamento della tragedia shakespeariana creato per lei da Giulio Carcano e adesso portato in scena da una grande interprete dei nostri tempi, Elisabetta Pozzi, con la visionaria regia di Davide Livermore (Teatro Gustavo Modena 22 marzo – 3 aprile). Dall’incontro tra due giovani compagnie particolarmente attive nella scena indipendente italiana come Kronoteatro e Maniaci d’amore nasce La Fabbrica degli Stronzi, presentato alla Sala Mercato dal 15 al 18 marzo in coproduzione con il Teatro Nazionale di Genova nell’ambito del progetto Factory, mentre gli attori neo-diplomati alla Scuola di Recitazione del Teatro di Genova saranno invece finalmente in scena alla Sala Mercato dal 3 al 12 maggio con Il mercato della carne di Bruno Fornasari, regia di Simone Toni.Sono tutte affidate a protagoniste femminili le riprese di questa seconda parte di stagione: Milvia Marigliano ci immerge nell’universo struggente della Merini con Alda. Diario di una diversa, regia di Giorgio Gallione (Teatro Eleonora Duse 15-20 febbraio, poi in tournée), mentre Linda Gennari ci trascina nell’inferno della guerra contemporanea con Grounded di George Brant, regia di Davide Livermore (Teatro Ivo Chiesa 1-6 marzo, poi in tournée); Fiammetta Bellone, Sara Cianfriglia, Elena Dragonetti, Elsa Bossi, Alice Giroldini tornano in scena alla Sala Mercato dal 23 al 25 marzo con la commedia dai toni almodovariani Estate in dicembre di Carolina Africa Martin Pajares (è la “puntata” precedente ad Autunno in aprile).
Il cartellone delle ospitalità si apre invece nel segno del grande Eduardo De Filippo: dal 4 al 9 gennaio al Teatro Eleonora Duse Carlo Cecchi porta in scena due atti unici tra comicità e commozione, Dolore sotto chiave e Sik Sik l’artefice magico. Tra le proposte classiche trovano spazio anche le tragedie di Euripide, come Baccanti nella caleidoscopica versione di Laura Sicignano (26-30 gennaio Teatro Ivo Chiesa) e il toccante Troiane, diretto da Andrea Chiodi, con un’intensa Elisabetta Pozzi (23-27 febbraio, Teatro Eleonora Duse), e il teatro di Pirandello con l’allestimento di Enrico IV del maestro greco Yannis Kokkos, protagonista Sebastiano Lo Monaco (Teatro Ivo Chiesa 9-13 febbraio).
Avvicinandoci ai giorni nostri, troviamo due testi tra i più noti della drammaturgia americana: Lo zoo di vetro di Tennessee Williams, proiettato in una nuova dimensione da Leonardo Lidi, astro emergente della regia italiana (Teatro Ivo Chiesa 15-18 febbraio), e Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, diretto da Antonio Latella e interpretato da Sonia Bergamasco e Vinicio Marchioni (Teatro Ivo Chiesa 8-13 marzo). Subito a seguire dal 9 al 13 marzo al Teatro Eleonora Duse uno spettacolo che ha collezionato premi e segnalazioni, Le sedie di Eugène Ionesco, candidato all’Ubu per la regia di Valerio Binasco e l’interpretazione di Michele Di Mauro, mentre la protagonista femminile, Federica Fracassi, ha appena ricevuto il Premio Le Maschere.
Altrettanto apprezzati dalla critica Piazza degli eroi di Thomas Bernhard, candidato all’Ubu per la regia di Roberto Andò (Teatro Ivo Chiesa 1-5 febbraio) e Sorelle del pluripremiato drammaturgo francese Pascal Rambert, interpretato da Anna Della Rosa (candidata all’Ubu) e Sara Bertelà (Premio Le Maschere 2021), in scena dal 2 al 6 marzo al Teatro Eleonora Duse.
Nel cartellone brillano diversi altri titoli di drammaturgia contemporanea: Ambra Angiolini e Arianna Scommegna sono le protagoniste di Il nodo, pièce sul bullismo scritta dalla statunitense Johnna Adams (9-13 febbraio, Teatro Gustavo Modena); Glauco Mauri e Roberto Sturno riportano in scena il thriller psicologico di Eric-Emmanuel Schmitt Variazioni enigmatiche (Teatro Eleonora Duse 24-27 marzo); Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon interpretano il feroce dialogo tra la filosofa Hanna Arendt e uno dei principali responsabili del genocidio ebreo in Eichmann – dove inizia la notte di Stefano Massini, regia Mauro Avogadro (Teatro Eleonora Duse 7-10 aprile); Umberto Orsini e Franco Branciaroli sono due ex amici che si sfidano tra provocazioni e malintesi nell’atteso Pour un oui ou pour un non di Nathalie Sarraute, regia di Pier Luigi Pizzi (Teatro Eleonora Duse 10-14 maggio).
Il pubblico le ama per la verve comica e la carica empatica: Angela Finocchiaro e Marina Massironi tornano a Genova rispettivamente con l’esilarante Ho perso il filo di Walter Fontana, (ultima regia di Cristina Pezzoli, prematuramente scomparsa), in scena al Teatro Ivo Chiesa dal 17 al 20 marzo, e con Le verità di Bakersfield, commedia di Stephen Sachs sull’autenticità dell’arte e della vita, regia di Veronica Cruciani (Teatro Gustavo Modena 20-23 aprile).Sono irriverenti, ironiche e amano – sotto diversi aspetti - giocare con i generi: le Nina’s Drag Queen sono presenti nel cartellone del Teatro Nazionale di Genova con due spettacoli, Le gattoparde, in cui mescolano letteratura e pop scatenato (Sala Mercato 11-13 gennaio), e Queen LeaR, tragicommedia di Claire Dowie che traspone Shakespeare ai giorni nostri (Teatro Gustavo Modena 14-16 gennaio). E offre una trasposizione contemporanea del Bardo anche Delirio di una notte d’estate della Compagnia degli Scatenati, formata dagli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi, che tornano al Teatro Ivo Chiesa dal 19 al 24 aprile.
La letteratura a teatro offre spesso spunti interessanti: Silvio Orlando si confronta con la storia di un bambino arabo a Parigi in La vita davanti a sé, tratto dal romanzo di Romain Gary (Teatro Eleonora Duse, 13-16 gennaio), e Invisibile Kollettivo con l’autobiografia di un numero uno del tennis in Open di Andre Agassi (Teatro Gustavo Modena 19-20 gennaio); Jane Austen si rivela materia perfetta per il regista Arturo Cirillo, che porta in scena Orgoglio e pregiudizio (Teatro Gustavo Modena, 15-20 febbraio) mentre Valter Malosti dà corpo e voce a Se questo è un uomo di Primo Levi (Teatro Gustavo Modena 23-27 febbraio). Parte invece dal celebre e implacabile film di Thomas Vinterberg Festen, diretto da Marco Lorenzi (Teatro Ivo Chiesa 6-9 aprile), mentre il gruppo VicoQuartoMazzini si ispira all’accesa rivalità tra Mozart e Salieri per Livore (Sala Mercato 12-14 aprile).
E ancora da segnalare la presenza di Cristiana Morganti, storica danzatrice del Tanztheater di Pina Bausch che presenta una creazione coreografica per cinque danzatori, Another round for five (Teatro Ivo Chiesa 1-2 aprile), degli spagnoli Agrupación Señor Serrano con The Mountain, in lizza per il premio Ubu come miglior spettacolo straniero (Teatro Ivo Chiesa 29-30 aprile), e dei Motus, Premio della Critica 2021, con il lancinante Tutto brucia, che parte dalle parole di Euripide e Sartre per narrare l’oggi (Teatro Ivo Chiesa, 5-6 maggio). Il cartellone serale si chiude con l’Acoustic Night di Beppe Gambetta, festa di grande musica internazionale giunta alla 22esima edizione (Teatro Ivo Chiesa, 19-22 maggio).
Restando in tema di musica, da gennaio sono previste anche nuove date per Jazz’n’Breakfast: curata da Rodolfo Cervetto e sostenuta dal Centro Commerciale Fiumara, la rassegna che unisce jazz e colazione a teatro in queste prime domeniche di programmazione ha fatto registrare il tutto esaurito.In parallelo proseguono anche gli appuntamenti della rassegna Sabato a teatro - sostenuta da COOP Liguria - con spettacoli di produzione e ospitalità selezionati tra le migliori compagnie della scena nazionale. Teatro di figura, danza, narrazione, con alcuni lavori ideati espressamente per i bambini proposti come di consueto il sabato pomeriggio alle ore 16 e altri che si rivolgono al pubblico di ogni età, come nel caso di Cenerentola di Zaches Teatro (il 22 gennaio al Teatro Gustavo Modena) ed Esercizi di fantastica di Sosta Palmizi (il 26 marzo alla Sala Mercato), proposti alle ore 19.30.
Intanto a dicembre si rinnova l’appuntamento con il Premio Ivo Chiesa, che anche in questa seconda edizione vede Gruppo Unipol come main sponsor.La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 12 dicembre alle ore 20.30 al Teatro Ivo Chiesa e saranno presenti tre finalisti per ciascuna delle dieci categorie di premi: Vita per il teatro (offerto dal Gruppo Unipol), Futuro della scena, Regia di prosa, Regia di Opera, Coreografia, Visioni della scena, Mestieri del Teatro (dedicato alla memoria di Sandro Sussi e offerto da Profumerie Sbraccia), Museo Biblioteca dell’Attore, Città di Genova (dedicato a Carlo Repetti) e La scuola (dedicato a Marco Sciaccaluga).
Partner istituzionali della stagione 2021/22 del Teatro Nazionale di Genova sono il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comune di Genova, la Regione Liguria e la Camera di Commercio di Genova, a cui si affiancano la Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori ETT, Leonardo, Gruppo Unipol, Assiteca, Coop Liguria, Cambiaso Risso, Banco BPM, Saar e Rhea Vendors.
Paolo Fizzarotti