Splendour, il progetto della Factory del Teatro Nazionale di Genova
Quattro donne, un dittatore e un’insurrezione alle porte. È la storia di Splendour della drammaturga britannica Abi Morgan, testo inedito in Italia su cui sta lavorando in queste settimane la compagnia VaPiBó, in residenza alla Sala Mercato nell’ambito della Factory, il progetto nato su impulso del direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore per accogliere le giovani compagnie e confrontarsi con le realtà del territorio.
Fondato a Genova da Thaiz Bozano, Federico Pitto e Anna Varaldo, VaPiBò è un ensemble che in questa occasione coinvolge quattro giovani attrici, Giulia Chiaramonte, Elena Lanzi, Lisa Lendaro e Francesca Santamaria Amato, tutte diplomate alla Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova. Sono loro a interpretare le quattro figure femminili che attendono il ritorno del vecchio dittatore: da una parte ci sono Micheleine, l’esuberante moglie, e Geneviève, la sua amica fidata. Dall’altra Kathryn, una fotogiornalista incaricata di ritrarre il tiranno, e la sua interprete, Gilma. Mentre cala la sera e l'artiglieria della rivoluzione si fa sempre più vicina, ognuna dovrà fare i conti con il proprio ruolo, la propria storia e la propria identità.
«Splendour è costruito sulla continua e ripetuta frantumazione - e successiva ricomposizione - di una singola vicenda, raccontata attraverso lo sguardo delle sue quattro protagoniste», commenta la regista Thaiz Bozano. «In questo gioco il pubblico è chiamato a ricostruire la storia di cui le quattro donne sono testimoni uniche e inaffidabili. Non esistono interpretazioni preconfezionate, solo frammenti di una verità possibile».
La pièce, che è stata messa in scena per la prima volta nel 2000 presso il Traverse Theatre di Edimburgo, è stata tradotta in italiano da Federico Pitto, le scene sono di Anna Varaldo.Alcuni momenti di Splendour saranno proposti al pubblico alla Sala Mercato martedì 15 e mercoledì 16 febbraio (ore 19).
Ingresso 3 euro, gratuito per chi ha il biglietto di ha il biglietto di Orgoglio e pregiudizio martedì e mercoledì.
Paolo Fizzarotti