Borzani: sinistra impacciata sulla Ghersi
Dopo l’Anpi (associazione Nazionale Partigiani Italiani) nazionale, l’Anpi di Savona
ma con qualche distinguo che hanno fatto discutere, troppo faziosi, e Simone Regazzoni, anche, a sorpresa, Luca Borzani prende le difese di Giuseppina Ghersi, la ragazzina di appena 13 anni, fascista della prima ora, che fu barbaramente uccisa e prima stuprata dagli allora liberatori: i partigiani comunisti. In una lettera al “Secolo XIX”, l’ex numero uno di Palazzo Ducale, appartenente alla sinistra del Pd e vicino alla candidatura a sindaco di Genova, scrive: “Sulla figura e la memoria di Giuseppina Ghersi, nome ignorato dai più fino a pochi mesi orsono,si sta consumando l’ennesimo uso politico della storia e la dimostrazione che la cultura di larga parte della sinistra è ormai impacciata su sé stessa. Sui fatti in sé c’è poco da dire, anche leggendo i verbali della denuncia presentata dalla madre e dal padre. Una giovane ragazza probabilmente trascinata nel fascino oscuro di Salò, i genitori che si arricchiscono con il mercato nero suscitando invidie e rancori. L’azione, contro la legalità che cerca faticosamente di imporsi nei primi confusi e drammatici giorni del dopoguerra, di partigiani o presunti partigiani.”.
Anche il deputato Fiano del Pd, che ha inasprito la legge contro i reati in materia di fascismo, difende la figura della Ghersi.