La nuova scommessa di Berlusconi
In un’Italia che fa fatica ad attuare il cambio generazionale, con pochi figli
(solitamente uno, al massimo due), l’idea di Silvio Berlusconi, di affiancare all’attuale blocco di centrodestra (ad esclusione di Angelino Alfano, ormai decisamente orientato a sinistra) un nuovo partito di animalisti (già presente in alcuni stati europei; in Italia furono i Verdi in passato ad avvicinarsi ad esso) potrebbe anche risultare la carta vincente alle prossime politiche del 2018.
Infatti, il ragionamento dell’ex Cav, spinto dalla sua bella Pascale e dalla fida Brambilla, è molto semplice: la maggioranza degli animalisti è di sinistra, intercettare i loro voti significa sbilanciare una gran parte dell’elettorato nella direzione del centrodestra. Ed allora ecco che, secondo i sondaggi alla mano, il partito degli animalisti vale un bel 5%, di cui oltre il 3% in arrivo dalla sinistra, e quindi un 6% netto di voti che cambierebbero la sorte delle politiche del 2018.
La percentuale di questo nuovo partito con in testa la Brambilla è più o meno quanto oggi potrebbero raccogliere singolarmente Mdp, Sinistra italiana e alfaniani. Dati che fanno riflettere: il bacino di voti degli animalisti potrebbe avere un peso non trascurabile nelle alleanze per le prossime elezioni. Un partito benedetto da Silvio Berlusconi in persona, che addirittura si narra volesse abbandonare Forza Italia per questa scommessa elettorale.