Verita’ sulla giunta Bucci
Durante la campagna elettorale Marco Bucci aveva dichiarato, in più occasioni, di volere
“una squadra che certamente ha competenze, spirito di servizio e voglia di tirarsi su le maniche per lavorare” e che la giunta non sarebbe stata condizionata dai partiti politici. Non possiamo dire che tali affermazioni valgano per tutta la giunta, vi sono nomi, a nostro avviso, ben distanti da quei valori dichiarati allora dal candidato, oggi diventato il nostro primo cittadino.
Iniziamo a far cadere un po’ di maschere sulla giunta:
- Paola Bordilli. Assessore al commercio e al turismo: supportata da Ascom, con le dritte di Ilaria Natoli, vero spindoctor della Bordilli e da tutto il gruppo che fa capo a Alessandro Cavo. La Bordilli è una leghista atipica, vicina a Rixi, ma la Natoli forse sperava in una sua convocazione a Tursi;
- Giancarlo Vinacci. Assessore allo sviluppo economico: uomo considerato vicino a Silvio Berlusconi e con buone entrature nel mondo milanese finanziario, sembrava dovesse essere il guru dello sviluppo economico della città, ma fino ad oggi è stato molto nell'ombra;
- Francesca Fassio. Assessore ai servizio sociali: è una grande adepta di Lilli Lauro, lei stessa ha spinto la nomina come assessore alle politiche sociali. Nome oscuro, nessuno sa chi sia e che cosa precedentemente abbia fatto per meritarsi quell'assessorato. Per ora, le sue poche dichiarazioni sono le cose più notate.
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