Stefano Quaranta sui vitalizi
L’ultima sua apparizione pubblica a Genova la si era registrata nella infausta serata del 25 giugno
, quando Gianni Crivello subì una vera e propria rumba politica dal suo rivale Marco Bucci. Il deputato di sinistra, Stefano Quaranta, eletto nel collegio genovese, a sinistra del Pd, era scuro in volto. Ora l’ex Sel ricompare sulla delicata questione dei vitalizi e spiega: “Alla Camera dei Deputati si discute di vitalizi. Per la verità, è bene ricordarlo, i vitalizi sono stati aboliti nel 2012 ed i parlamentari come me alla prima legislatura riceveranno quanto versano come da sistema contributivo. Si discute dunque dei vitalizi già in essere. Se il tema condivisibile era l'equità e il taglio di chi riceve assegni sproporzionati si poteva istituire un tetto massimo, impedire il cumulo, promuovere come in passato contributi di solidarietà... invece si è scelto il ricalcolo dei trattamenti già in erogazione con metodo contributivo. Mai una riforma delle pensioni è stata fatta in questo modo in passato ed è facile che il toccare diritti acquisiti determinerà l'incostituzionalità della legge. Allora i casi sono due: o siamo di fronte ad una pagliacciata o ad un fatto dalle conseguenze pericolosissime... se la legge è incostituzionale vuol dire che si sono presi in giro i cittadini per non cambiare nulla. Se invece passasse il principio del ricalcolo chi garantisce che un minuto dopo l'approvazione della legge l'INPS non ne approfitti per toccare le pensioni dei cittadini che a quel punto non potranno più fare affidamento su alcuna certezza? Insomma la demagogia populista di Renzi & Grillo mostra ancora una volta in che mani è finito il Paese...”.