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Quattro del Pd sui microchip

Pippo Rossetti del Pd

Pippo Rossetti del Pd

I microchip fanno ancora discutere le opposizioni di centrosinistra e del Movimento 5 Stelle

in consiglio regionale. Questa volta sono quattro rappresentanti del Partito Democratico (la capogruppo regionale Raffaella Paita, il cattolico Pippo Rossetti, il savonese Giovanni Lunardon e il praino Valter Ferrando) a prendere carta e penna e a scrivere questo comunicato: “In quali strutture è già stato messo in atto il provvedimento dei microchip all’interno dei camici del personale ospedaliero e quali sono i tempi per la sua completa attuazione. Ma anche se la Giunta ligure non ritenga di assumere immediate iniziative nei confronti delle rappresentanze dei lavoratori, per superare la mancanza di un accordo con i sindacati. Sono queste le domande che il Gruppo del Pd in Consiglio regionale pone alla Giunta e all’assessore Viale all’interno di un’interrogazione appena depositata. Un atto ufficiale, per chiedere maggiori chiarimenti sulla questione dei microchip nei camici esplosa nei giorni scorsi.

“Alisa – spiegano i consiglieri regionali del Partito Democratico Raffaella Paita, Pippo Rossetti, Valter Ferrando e Giovanni Lunardon che hanno firmato l’interrogazione - ha bandito una gara per il lavaggio della biancheria utilizzata nelle Asl e negli ospedali della Liguria, che prevede l’inserimento di un microchip nei camici dei dipendenti della sanità ligure”. Ma, anche se “l’inserimento di tale dispositivo rappresenta un fatto potenzialmente lesivo della privacy dei lavoratori, in quanto i loro spostamenti potrebbero essere individuati costantemente”, spiegano gli esponenti del Pd, la questione una non è stata oggetto di  “alcun accordo sindacale o informativa all’indirizzo dei lavoratori. La Giunta chiarisca”.

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