Toti si sacrifichera' per la Liguria?
Quando due anni fa annunciammo in esclusiva che il candidato del centrodestra alle regionali
sarebbe stato Giovanni Toti, tutti ci presero per visionari. Anche noi per giorni stentammo a crederci, ma eravamo così sicuri della fonte che decidemmo di pubblicare la notizia. Insomma, per tutti sembrava impossibile che un personaggio del calibro di Toti, allora parlamentare europeo e braccio destro di Berlusconi, si gettasse in una competizione politica regionale, per nulla scontata, che, nella migliore delle ipotesi, lo avrebbe limitato alla piccola Liguria. A molti questa decisione voluta da Berlusconi era parsa come un ‘allontanamento’ di Toti dalla ribalta nazionale, ma in questi due anni, Giovanni Toti si è sempre mantenuto ‘vivo’ a livello nazionale. L’abbiamo visto spesso ospite nelle televisioni Rai e Mediaset, ha trattato direttamente con i leader della coalizione i candidati per le comunali in Liguria, si parla di un asse Meloni-Salvini-Toti per le politiche. Nel centrodestra c’è chi sostiene che le eventuali dimissioni di Toti per partecipare alle elezioni nazionali sarebbero una sciagura, altri invece vorrebbero sfruttare il vento propizio e spingono per tentare di esportare a livello nazionale il modello che ha così ben funzionato in Liguria. Correre per il Parlamento da gregario, a Toti potrebbe non convenire, ma se dovesse arrivare un incarico da ministro, magari ci potrebbe pensare. Fra tre anni, quando finirà il mandato di Toti, lo scenario politico potrebbe essere ben diverso e, soprattutto, meno propizio per il centrodestra. Meglio cogliere l’occasione al volo?