Gianni Crivello

A seguito dell’articolo nel quale Arcangelo Merella riferisce di aver sbagliato nel sostenere al ballottaggio Gianni Crivello, il candidato sindaco del centrosinistra risponde a Genova3000: “Per dire la verità, sono rimasto un po’ perplesso dalle dichiarazione di Arcangelo Merella. Personalmente, non rinnego di aver deciso l’apparentamento con lui. L’ho fatto contro il parere di molti amici che mi avevano detto che stavo sbagliando, che avrei perso diversi voti per questo modo di fare da prima repubblica. Prima delle elezioni, abbiamo cercato più volte Merella per proporgli un accordo, ma lui ci ha risposto che voleva misurarsi. Nelle settimane prima del voto, non ci rispondeva neppure al telefono. Durante i confronti fra i candidati sindaco, spesso molto banali, ci siamo rispettati. Per il ballottaggio abbiamo siglato, dopo due ore di tira e molla, un protocollo di intesa, che è stato poi presentato in conferenza stampa”.

Come analizza la sconfitta?
“Sicuramente, non è responsabilità solo mia, ma va analizzata in un panorama nazionale ed europeo. Nelle ultime tornate elettorali vi è stato un calo generale di tutto il centro sinistra. Parte della responsabilità, secondo me, deve essere attribuita agli errori della giunta Doria, tre soprattutto: primo, la gestione Amiu: io stesso avevo preannunciato negli ultimi giorni una possibile rivisitazione dei conti come mi è stato detto, perché questa operazione non è stata prevista prima? Inoltre si parla in questi giorni di un piano straordinario di pulizia, spero che il presidente sia in grado di dimostrare a me e a tutta la città, perché ora si è qualche settimana fa, no.  Altrimenti, qualche dubbio mi sorge altrimenti sulla capacità del management. Secondo, la comunicazione: non abbiamo comunicato abbastanza ciò che di positivo è stato fatto dalla giunta e le cose che avevamo in programma. Dall’altra parte invece avevamo un Governatore che sbandierava su Facebook ogni minima iniziativa, compresa il discutibile Red Carpet. Oggi il centrodestra si sta prendendo meriti per risultati procurati dal nostro lavoro. Terzo, le risorse per la comunicazione elettorale: non ne avevamo abbastanza per competere, tuttavia restiamo in attesa della rendicontazione prevista dalle norme da parte di Bucci”.

Cosa ne pensa della nuova giunta?
“Non vedo nomi altisonanti. Vedo alcune deleghe sovraccariche, altre leggerine. Non si capisce questa pletora di consiglieri delegati. Faranno i padri putativi degli assessori? Comunque i nostri esperti stanno approfondendo la materia, inoltre non è vero che non avranno un costo. I vari staff a loro disposizione non rappresentano forse un costo? Potrebbero rafforzare altre strutture, ad esempio quelle degli assessori. Inoltre, come mai non ci sono due assessorati importanti, come Protezione civile e Sport? Sappiamo le debolezze idrogeologiche della nostra città, un assessore dedicato, a mio avviso, è indispensabile. Lo sport era stato presentato, anche al Coni, da Bucci come il nuovo welfare sociale, poi è stato limitato ad una delega ad un consigliere. Sui possibili cambi? In politica si chiamano rimpasti, una cosa sempre avvenuta. Comunque, auguro alla giunta buon lavoro, collaborerò ben volentieri, ma sempre nell’interesse dei genovesi, ho troppo a cuore Genova”.

I dirigenti e il personale non hanno visto di buon grado l’arrivo di Bucci.
“Sul tema personale è bene parlare a ragion veduta. Qualcuno ha presentato la vicenda come fossimo dinnanzi ad un ammutinamento. Offendendo innanzitutto il personale del Comune ma, soprattutto, dimostrando poco buon senso e tanta presunzione. Pazienza i nuovi arrivati ma i veterani non sapevano che è necessario fare un minimo di ricerca e di approfondimento per tempo? Ovviamente i dirigenti comunali non sono esenti da critiche. È inutile che cerchino di scaricare sulle segreterie, responsabilità che sono le loro. Forse non ricordavano che gli Staff vanno costruiti per tempo e con equilibrio. È anche possibile che qualcuno del personale voglia cambiare. Quante  volte è capitato agli apicali.....”.

Quale sarà il suo futuro, sta pensando alle politiche?
“Per il momento penso solo a fare bene in Comune. Per il resto, ci penserò”.

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