La parita' di genere non sfonda a Tursi
Per mesi, da Roma e gli organi di stampa, hanno bombardato gli elettori sulla legge
della parità di genere, ma a Genova è naufragata in toto. Ma in cosa consisteva questa legge? Molto semplice: in caso di voto doppio (novità assoluta, solo alle Europee si potevano votare fino a tre nomi), era obbligatorio esprimere una preferenza maschile e una femminile, in caso di due preferenze del medesimo genere, la seconda veniva annullata, la prima restava valida. Un escamotage molto più sottile del 30% delle donne in lista per parificare il tutto, ma come detto i genovesi non ci sono "cascati" ed ecco che il nuovo consiglio comunale di via Garibaldi si colora nettamente di azzurro. La situazione dei singoli partiti:
LEGA NORD: 9 eletti, 7 uomini, 2 donne.
LISTA BUCCI: 6 eletti, 4 uomini, 2 donne.
FORZA ITALIA: 5 eletti, 4 uomini, 1 donna.
FRATELLI D'ITALIA: 3 eletti, 3 uomini, 0 donne.
DIREZIONE ITALIA: 1 eletto, 1 uomo, 0 donne.
PD: 6 eletti, 5 uomini, 1 donna.
LISTA CRIVELLO: 4 eletti, 3 uomini, 1 donne.
MOVIMENTO 5 STELLE: 5 eletti, 4 uomini, 1 donna.
CHIAMAMI GENOVA: 1 eletto, 1 uomo, 0 donne.
Il quesito è il seguente: o i genovesi sono maschilisti o le donne, proprio, nella politica, non riescono a sfondare.