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Borsino delle comunali

Bucci - Crivello

Secondo i lettori di Genova3000.

 

 

1-GENOVESI 48%
Sono i veri sconfitti di queste elezioni comunali. Anche se i candidati hanno fatto poco (o niente) per invogliarli a andare alle urne e la politica ultimamente li ha delusi (anche parecchio), non sono giustificabili per aver fatto registrare un’affluenza così bassa.

2-MARCO BUCCI 38%
Il candidato sindaco del centrodestra era partito con lo svantaggio di essere poco conosciuto a Genova. In una città dove la sinistra ha forti radici, anche l’essere stato imposto dalla Lega poteva costituire per lui un handicap. Invece il genovese-americano ha rispettato i pronostici e ha sorpassato Gianni Crivello.

3-GIANNI CRIVELLO 33%
I genovesi non hanno premiato le fatiche fatte dall’assessore uscente alla Protezione civile durante le devastanti alluvioni. Per gli elettori rappresentava una prosecuzione della giunta Doria e, soprattutto, non hanno creduto alle promesse di realizzare cose non fatte nei precedenti cinque anni.

4-LUCA PIRONDINI 18%
Il professore d’orchestra è il grande sconfitto di questa tornata elettorale. La debacle del Movimento 5 Stelle non è ovviamente solo merito suo. La scissione di Putti e il caso Cassimatis hanno contribuito a far perdere quota al movimento di Beppe Grillo proprio nella sua città. Nessuno è profeta in patria. Il candidato che al ballottaggio riuscirà ad intercettare i voti di Pirondini, diventerà sindaco. Ma nessun aiutino dal grillino: i Movimento 5 Stelle non è un partito da accordi.

5-PAOLO PUTTI 4%
Uscito dal Movimento 5 Stelle, tornato un po’ alle origini con idee più orientate a sinistra, ha ottenuto un buon risultato. Ha ‘rosicchiato’ quasi il 5%, probabilmente togliendo voti al Movimento 5 Stelle e al centrosinistra. In vista del ballottaggio, per lui si prevedono quindici giorni di assiduo corteggiamento. Farà l’assessore in caso di vittoria di Crivello?

6-ARCANGELO MARIA MERELLA 1,8%
A dispetto dei nomi religiosi che può vantare, in queste elezioni non è andato in Paradiso. Partito con la sua campagna elettorale con largo anticipo, malgrado i suoi seguitissimi dibattiti sociali e economici del venerdì al Ducale, non è arrivato al 2%. I genovesi di sinistra, evidentemente, non hanno compreso la sua corsa in solitaria, l’avrebbero voluto a sostegno di Crivello, al quale però non rispondeva al telefono.

7-MARIKA CASSIMATIS 1%
Dopo la sua uscita (forzata) dal Movimento 5 Stelle, aveva avuto un forte impatto mediatico nazionale, anche ‘Le Iene’ si erano occupate del suo caso. Si pensava che tutto questo can can le potesse fruttare un bel po’ di voti, invece la professoressa di geografia nata a Montecarlo ha rimediato soltanto un punticino.

8-CINZIA RONZITTI 0,8%
La candidata del Partito dei Comunisti Lavoratori (in effetti, è meglio specificare: ci sono anche imprenditori comunisti) non è arrivata all’1%. Negli ultimi giorni si era lamentata del fatto che “nei quartieri popolari, quelli che più soffrono la fatica di vivere, quartieri dalla storia gloriosa, in tanti hanno virato verso la lega o a destra e ci sono anche i fascisti”. Vai a capire i genovesi.

9-MARCO MORI 0,6%
Avvocato rapallese, segretario nazionale di Riscossa Italia, ha un’idea meravigliosa in testa: creare una “moneta complementare locale, fino a che l’Italia non torni alla propria moneta”. I genovesi evidentemente non hanno capito questo concetto di nuova moneta locale. Forse hanno pensato: ma con che valuta pago l’ombrellone a Spotorno?

10-STEFANO ARRIGHI 0,3%
Il candidato sindaco del Popolo della Famiglia non si è visto nei dibattiti. Ha dichiarato di essere molto impegnato con il lavoro (ingegnere) e la famiglia: è diventato papà da pochi mesi. Inoltre, il partito è nato da poco e non ha una struttura. Stando così le cose, lo 0,3% è un ottimo risultato.

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