Cena di gala Lauro - Gioia
Cena chic, con tanto di sontuoso aperitivo iniziale, ieri sera a Quarto, in via Stefano Turr,
in una villa faraonica. Presenti due candidati consiglieri comunali di Forza Italia, Lilli Lauro e l'ex Udc Alfonso Gioia (entrambi i consiglieri uscenti sono arrivati in motorino). Ovviamente "Genova 3000" era presente in prima fila e non è mancata nel carpire le parole di Lilli Lauro, che al termine della cena ha parlato alla platea formata da tanti affermati imprenditori genovesi (da una rappresentanza di Livorno, a un big dei vigili urbani, per poi passare al famoso allenatore genovese Salvatore Mango, quest'anno allo Sporting Recco in serie D, direttori di banca, commercianti di successo, ecc.). La Lauro ha spiegato: "Ci troviamo di fronte ad un'occasione storica, per la prima volta siamo davvero vicini nel poter governare questa città assieme alla Regione Liguria e alla Città Metropolitana, così potremo realizzare davvero qualcosa di buono. E non si potrà più dire è colpa dell'altro".
Una stoccata sul tema del lavoro da parte della potente Lilli, che ieri era in tandem con Gioia, ma nei volantini che circolano in città la si vede anche con Solimena, Anzalone e Piccini, per la legge sulla parità di genere: "Le statistiche affermano che gli under 25 patiscono, il 50% sono senza lavoro. Io ho quattro figli maschi, significa che due stanno a casa a dormire, per fare un esempio".
Il Movimento 5 Stelle? "Non solo i cinque grillini in Comune non hanno fatto nulla, ma si sono evaporati, sbriciolati. Hanno solo slogan e frasi fatte".
Alfonso Gioia? "E' una persona seria, un valido assessore, molto preparato".
La Lauro ha chiuso: "Renato Brunetta si scusa, doveva essere con noi, ma un impegno l'ha trattenuto a Roma. Di sicuro ci sarà domani (oggi per chi legge, ndr) da Novelli con Sandro Biasotti in via di Francia".
Dall'inviato Andrea Bazzurro