Capezzone a Genova
Si è svolta ieri la conferenza stampa dedicata a fiscalità, tributi e al progetto per una città con una tassazione
più bassa e più equa. A parlarne sono stati Daniele Capezzone, parlamentare di Direzione Italia (ex Forza Italia ed ex radicale) che siede nella commissioni Tributi della Camera dei Deputati, ed Enrico Musso, leader di Lista Musso-Direzione Italia che da molti anni propone ricette liberiste per Genova. Punto di partenza la riforma di Choc Fiscale presentata dal partito di Raffaele Fitto in parlamento. Una ricetta che prevede 40 miliardi di tasse in meno. Genova in quest’ottica può essere un laboratorio, un progetto da attuare, come dice Enrico Musso: “Proprio oggi il Sole 24 Ore ha pubblicato una classifica che conferma che Genova è la città con l’Imu residenziale più alta d’Italia, sia per le residenze sia per i fabbricati e le attività commerciali. Abbiamo poi altri record davvero assurdi, come i parcheggi più cari del Paese, con una società, Genova Parcheggi, i cui dirigenti guadagnano più della Merkel. Abbassare l’imposizione fiscale si può e il nostro impegno è farlo nei fatidici 100 giorni dopo le elezioni”. Musso si sofferma anche sul caso delle rendite catastale da rivedere: “Genova è una città piena di immobili di categoria A1, che pagano l’IMU pur avendo un valore immobiliare di mercato bassissimo. Pensiamo ai casi di Sampierdarena e del Ponente. Questo regime catastale va rivisto e deve farlo il Comune”. Su tutte le voci fiscali, il Comune di Genova può e deve tagliare le aliquote: “E’ una questione di volontà, le risorse e i risparmi si possono trovare, il problema è che la sinistra in 25 anni non ha mai neppure tentato di farlo. Così come si possono liberalizzare AMIU e AMT, senza regalare niente a nessuno, ma con bandi pubblici veri”, aggiunge Musso, ma Bucci cosa ne pensa? Bucci e Musso sono in sintonia?