La Uil incontra i candidati per Tursi
Il sindacato Uil (un tempo in mano ai socialisti ai tempi del pentapartitismo) ha incontrato
nella propria sede, il giorno dopo la visita di Marco Bucci e Gianni Crivello alla Figc Lnd in via Dino Col, i candidati alla poltrona più importante di palazzo Tursi (solo Gianni Crivello all’ultimo è stato sostituito dal suo fido Pignone).
In una nota, il sindacato con sede generale in piazza Colombo spiega: “La pubblica amministrazione, spesso criticata, ha bisogno, secondo noi, di mettersi in discussione e di rinnovarsi ma per fare questo ha bisogno dell’aiuto importante di amministratori forti e decisi al cambiamento sulla base del merito, con obiettivi concreti e su una scelta adeguata e responsabile della classe dirigente per poi poter individuare progetti su cui raggiungere risultati concreti e tempestivi nel breve periodo. E’ dovere inoltre delle amministrazioni locali riuscire ad incidere, attraverso il mandato conferito dalla maggioranza dei cittadini, su temi di interesse collettivo quali: infrastrutture viarie, portuali, ferroviarie, assegnazioni delle aree, elementi la cui gestione e realizzazione è divenuta, dopo decenni di chiacchiere, indispensabile e non più rinviabile. Il tema delle società partecipate è quanto mai annoso e complesso e intendiamo condividere le strategie per il salvataggio delle aziende, il loro rilancio e il mantenimento dell’occupazione. In quale modo le amministrazioni locali possono recuperare e promuovere lo sviluppo economico e sociale, sostenendo la competitività delle nostre aziende e favorendo l’occupazione sul territorio? Quali scelte strategiche possono saldare conoscenza e ricchezza ai nostri territori, così da salvaguardare l’occupazione esistente e creare nuove opportunità per chi si affaccia, come i nostri giovani, al mercato del lavoro? Quali misure possono produrre un reale miglioramento nella qualità della vita dei cittadini, aspirando al benessere di una popolazione che, ogni giorno, si sente ostaggio del degrado e della criminalità?”.