Toti collante del centrodestra
Bisogna riconoscere al governatore Giovanni Toti di essere il grande collante della coalizione
di centrodestra in Liguria. Pur avendo un solo consigliere in più rispetto all’opposizione, la Giunta regionale non è mai andata in crisi. Anche se non sono mancati sacrifici e lacrime (sangue per il momento no) per alcune decisioni politiche dolorose che avrebbero creato fratture in qualsiasi coalizione. Malgrado questo, nessuno dei suoi si è mai ribellato, neppure un maldipancia (almeno, apparente).
Pensiamo alle dimissioni dei consiglieri regionali Ilaria Cavo e Giacomo Raul Giampedrone, alle ‘mancate’ candidature a sindaco della stessa Cavo e Stefano Balleari. Tutti hanno accettato il volere del leader (di partito o di coalizione), consapevoli che il loro sacrificio avrebbe rafforzato l’alleanza. Il governatore è riuscito a far accettare a tutti il principio che la rinuncia del singolo può andare a vantaggio del gruppo, concetto non facile da far gradire ai politici.
Ma oltre alla grande capacità politica, in Toti ci sono spiccate doti di umanità e disponibilità verso gli altri, anche nei confronti di coloro che la pensano diversamente da lui. Il suo intervento in piazza Matteotti lo scorso 25 aprile davanti a qualche contestatore ne è la prova. Il suo linguaggio semplice ed essenziale ha battuto i fischi.