La Paita: bisogna fare delle scelte
Una bocciatura scontata, ma tant’è il Partito Democratico e la sinistra in generale in piazza De Ferrari sperava
di ribaltare il voto di gap con la maggioranza, invece anche il Movimento 5 Stelle ha abbandonato i loro potenziali alleati.
Respinta la proposta di legge sul reddito di inclusione attiva del Gruppo consiliare partito Democratico. Con 16 voti contrari (maggioranza di centro destra), 5 astenuti (Movimento 5 Stelle) e 10 favorevoli (Pd, Rete a Sinistra e Gruppo misto) è stata respinta la proposta di legge “Sperimentazione del reddito di inclusione attiva e di misure per contrastare l’esclusione sociale” di iniziativa di Raffaella Paita, Luca Garibaldi, Giovanni Barbagallo, Luigi De Vincenzi, Valter Ferrando, Giovanni Lunardon, Juri Michelucci e Pippo Rossetti. Raffaella Paita, la capogruppo regionale del Partito Democratico a piazza De Ferrari, ha dichiarato che le istituzioni non si possono voltare dall’altra parte di fronte alla povertà ed ai fenomeni che hanno avuto ripercussioni sul mondo del lavoro in questi anni di crisi. «Non possiamo immaginare di non dare una possibilità occupazionale e di reddito ai cittadini fuoriusciti dal mercato del lavoro o che non hanno avuto la possibilità di accedervi» ha detto, sottolineando che provvedimenti analoghi sono stati approvati da molte Regioni italiane e ha ribadito che il provvedimento «ha una copertura finanziaria». Paita ha sottolineato che occorre, però, «fare delle scelte». E ha concluso dichiarando che, a suo avviso, le decisioni sulle risorse per questo settore sono le più importanti che si dovranno prendere in futuro.