Claudio Muzio, il partigiano
Fa effetto sentire parlare un esponente politico di centrodestra schierarsi in questa maniera, con il cuore
in mano, dalla parte dei partigiani. Solitamente gli esponenti conservatori mantengono un basso profilo, ma non il consigliere regionale di Forza Italia Claudio Muzio. In occasione dell’anniversario dell’eccidio di Calvari (dieci morti tra partigiani e un prigioniero politico comunista) del marzo 1945, Claudio Muzio ha detto alla platea tra sindaci, consiglieri e gente comune: “In quelle ultime, drammatiche settimane in cui il conflitto volgeva ormai al termine non si placò la barbarie e la violenza, così la nostra terra fu ancora insanguinata da chi non si arrendeva alla vittoria, ormai imminente, che avrebbe riportato la pace e la libertà nel nostro paese. E’ doveroso rendere omaggio alle vittime di questa ennesima strage, spesso giovanissime, che hanno combattuto fino all’ultimo per riportare nel nostro Paese la democrazia. A loro va il nostro rispetto e la nostra riconoscenza di cittadini e di uomini liberi”.
Tutte parole sacre, ma non dimentichiamo i partigiani comunisti che terrorizzarono la val Trebbia e tutti i quartieri ponentini e polceveraschi fino al 1947.