Vattuone difende la Paita ed attacca D'Alema
La fase politica a sinistra tra congresso e scissioni non può non avere anche asprezze
politiche. Ci mancherebbe. Invito però tutti a non trascendere. L'asprezza politica è una cosa. Le accuse al limite della diffamazione sono altra cosa. Massimo D'Alema ha risposto a considerazioni di Raffaella Paita - che stavano nella cornice del dissenso politico - in maniera irricevibile.
Sostenere che Raffaella Paita, alla quale ribadiamo la nostra vicinanza, è andata a cercare voti di un sindaco in odore di 'Ndrangheta - quando è a tutti noto che le accuse al sindaco sono arrivate ben dopo il periodo elettorale ed essendo del tutto evidente che, ovviamente, la stessa Paita non era a conoscenza dei rapporti intercorrenti tra i politici ed i presunti affiliati alla 'Ndrangheta - è una bassezza che qualifica chi la compie.
Non ci faremo trascinare da D'Alema in una rissa. Ha scelto lui di andare via dal Pd. Liberamente. Nessuno lo ha costretto. Ora lasci perdere il Pd e si occupi del suo nascente movimento.
Vito Vattuone, candidato unico segretario PD Liguria