Stefano Quaranta e le sue bordate al Pd
Le lacerazioni all’interno del variopinto mondo della sinistra continuano. Il Deputato ligure eletto
in Sel, il giovane Stefano Quaranta, scrive un panfilo su Facebook che riassume un po’ lo stato attuale in cui gli elettori della sinistra vedono la loro classe politica, divisa tra: Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Partito Comunista dei Lavoratori, I Comunisti di Rizzo, Sinistra Italiana, Possibile di Pippo Civati, il nuovo gruppo di Pisapia e Boldrini e infine i fuoriusciti a sinistra del Pd per la Costituente della Sinistra: D’Alema, Bersani, Speranza e i Governatori Rossi e l’ex Governatore Vasco Errani dell’Emilia Romagna.
<Al netto delle polemiche, delle varie scissioni e del personalismo esasperato che ormai a sinistra è diventato una triste abitudine e realtà... a me pare che la sostanza politica di quel che sta accadendo in questi giorni sia che a ormai 10 anni dalla sua fondazione il Pd non abbia mai prodotto quella nuova cultura politica riformista che per molti doveva superare quella socialista e popolare di Ds e Margherita... e non è la ricollocazione di qualche dirigente che può dimostrare il contrario; al contempo a sinistra del Pd, nonostante gli sforzi spesso generosi, abbiamo assistito e nel mio caso anche talvolta partecipato a tanti tentativi sempre falliti di costruire qualcosa di radicato e popolare, che fosse utile a coloro che si sarebbe voluto rappresentare. Sono mancate le idee, le personalità, la capacità di anteporre una causa così importante a se stessi... intanto anche in Italia la destra ha vinto, culturalmente prima che politicamente... io credo che si debba ripartire dallo studio, dalle competenze, dalla passione politica. Dobbiamo tornare ad avere una visione del mondo, risposte nuove a grandi temi come la crisi della democrazia in occidente, il ruolo in questo scenario di una nuova idea di Europa, il lavoro e lo sviluppo fra automazione, nuove tecnologie e diritti... e in questo quadro ragionare su come ricostruire un partito non solo "intellettuale collettivo" ma anzitutto comunità... spero che le scomposizioni del mondo politico di questi giorni diventino presto ricomposizioni con questi obiettivi. Per questo, pur guardando con rispetto a quella scelta, non ho mai aderito al Pd e per ragioni speculari ritengo insufficiente e per me oggi non interessante, perché riedizione di film già visti, sinistra italiana. Guardo con interesse a tutto ciò che si muove in mezzo non solo perché alcune storie possono di nuovo incrociarsi ma perché credo che possa esserci finalmente la possibilità di qualcosa di grande e di nuovo a sinistra. Intendo Pisapia, Boldrini, D'Alema, Bersani garanti di un percorso che possa avere in amministratori e dirigenti più giovani il completamento di un gruppo dirigente e non dell'uomo solo al comando... ma la sfida sarà sulle idee e da lì occorre insieme ripartire.
Stefano Quaranta – Deputato Sinistra Italiana