Il programma di Simone Leoncini
A sinistra del Pd si agitano le acque dopo la scissione dei vari Bersani, Speranza e Rossi, che da soli
rappresentano senza dubbio una bella fetta del partito, la sinistra Pd. E anche a Genova, storica roccaforte rossa, si guarda con un certo interesse a cosa può succedere in quest’area politica. Ed allora ecco che esce un nome forte per la candidatura a sindaco di Genova, un uomo che potrebbe unificare Rete a Sinistra (Rifondazione Comunista e Partito Comunista Italiano) e Sinistra Italiana (Sel) e Possibile: Simone Leoncini, il presidente del Municipio Centro Est, quello che raggruppa Castelletto, la city ed i caruggi, accusato dalla destra di aver privilegiato solo il centro storico o quasi in cinque anni di mandato. Anche se Possibile ha messo nel mirino il “re” del tonno, numero uno di “As do Mar”, Leoncini tira dritto: “Si è chiuso un ciclo, ci vuole una proposta di radicale cambiamento, Genova non è più la stessa, bisogna guardare al mondo, Genova si deve ammodernizzare, deve lottare alla povertà, partire dalle scuole, la cura del territorio per la qualità della vita. Il buon vivere è un’attrazione per il turismo e gli imprenditori. Non c’è speranza se non si cambia. A giugno ce la giocheremo. Noi proponiamo di aprirci, non esiste più il centrosinistra, la geografia dei partiti è cambiata. La mia è una idea innovativa, sono senza tessera di partito, ma ho una idea progressista”.