Regazzoni scrive a Borzani
Caro Luca,
il tuo nome è da tempo nella rosa di quelli che potrebbero
essere scelti per partecipare alla corsa delle comunali. Evito il vecchio, insopportabile giochino del "mi candido, no, sì, forse". Il tuo nome è in campo. E quindi mi rivolgo a te come possibile candidato del centrosinistra. Altri ti parlano in privato, io preferisco la chiarezza dello spazio pubblico. Siamo in un momento di grossa difficoltà per le forze che si richiamano all'area del centrosinistra. In Liguria, con la sconfitta delle regionali, si è chiuso un ciclo. I partiti del centrosinistra hanno dimostrato di essere distanti dai problemi reali delle persone. Sono vecchi nella struttura, nelle idee, nei gruppi dirigenti. Non hanno una visione chiara dei problemi reali e delle risposte adeguate ad essi. Per questo non basterà, per vincere a Genova, mettere insieme tutte le sigle e le siglette del centrosinistra oggi in frantumi in Comune e aggiungere un po' di retorica della partecipazione sociale. Genova ha oggi bisogno di guardare risolutamente al futuro. Servono proposte innovative e concrete, linguaggi nuovi, volti nuovi in grado di incalzare la destra e i 5 Stelle e offrire una prospettiva di innovazione per la nostra città. Temo non basteranno eleganti foto in bianco e nero postate su Facebook per recuperare i voti delle periferie": lo ha dichiarato Simone Regazzoni autocandidato del Partito Democratico inviando una lettera a Luca Borzani.
Alcuni dicono che la tua candidatura permetterebbe di tenere insieme il centrosinistra e, probabilmente, di vincere. Altri, pur stimandoti per l'importante lavoro che hai svolto a Palazzo Ducale, temono che un centrosinistra guidato da te sarebbe condannato alla sconfitta. Io sono tra questi ultimi - ha aggiunto - Penso che un centrosinistra con te candidato sindaco sarebbe percepito, soprattutto in questo momento storico, come un'operazione vecchia, che guarda irrimediabilmente al passato; un'operazione voluta da vecchi gruppi dirigenti e benedetta da Doria, senza la capacità, il respiro e le energie per interpretare questa nuova epoca storica e rilanciare Genova dopo 5 anni di palude.
Saresti un Doria bis, benché sicuramente più capace. Che fare? Ti avevo già fatto una proposta concreta, che hai rifiutato. Te ne faccio un'altra: perché credo che, per il bene della nostra città, occorra fare ogni sforzo. Caro Luca, non lasciare che la tua candidatura venga scelta in qualche caminetto da vecchi gruppi dirigenti che non sanno più che pesci prendere. Se reputi opportuno candidarti accetta di misurarti pubblicamente con me attraverso il confronto democratico delle primarie. Sarebbe un grande momento di confronto di idee e partecipazione democratica per tutta la città. Una grande occasione di ascolto e dialogo sul merito dei problemi. È questo l'unico vero modo in cui una candidatura può avere una legittimazione popolare. Lavoriamo perché il centrosinistra abbia non un candidato Sindaco nominato dai vecchi apparati di partito, ma scelto dai cittadini.
Simone Regazzoni