I renziani sono divisi
Chi si aspettava un segnale distensivo dalla riunione di ieri dei renziani si è sbagliato di grosso.
La strategia politica sostenuta da Claudio Pontiggia (organizzatore dell’incontro), Manuela Arata e Simone Regazzoni è opposta a quella emersa dalla direzione PD. I primi vogliono lavorare sui contenuti e un programma amministrativo, si va verso un percorso alternativo a quello indicato della segreteria. Si tratta di una spaccatura insanabile? “Insanabile spero di no, ma finalmente si fa chiarezza”, dice Simone Regazzoni. Duro, l’intervento di Manuela Arata: “Genova non si può più permettere la mediocrità. La nostra città deve tornare produttiva, accessibile, vivibile, colta e sostenibile, come San Francisco. Genova può recuperare il suo ruolo nazionale e internazionale. Occorre però scegliere un gruppo di governo, per fare innovazione ci vuole coraggio”.
Il più irritato dalla situazione che si stava delineando è apparso l’ex assessore regionale Pippo Rossetti, che, ad alta voce, ha motivato le sue ragioni. I renziani genovesi non riescono a trovare una quadratura.
