Davide Lentini e Paolo Gentiloni
Eletto dal parlamento, non eletto dal popolo, nominato dai partiti o dai segretari. Insomma, nel guazzabuglio
di frasi presenti in questi giorni nei bar degli italiani sulla nomina a presidente del Consiglio di Paolo Gentiloni, interviene il noto giornalista e conduttrice genovese Davide Lentini dalla ormai sua Milano, la sua nuova città per motivi di lavoro dopo la lunga esperienza a Primocanale:
<Giusto per un ripasso veloce:
- l'Italia è una Repubblica parlamentare. Vuol dire che i cittadini eleggono il Parlamento che a sua volta vota il Presidente del Consiglio su incarico del Presidente della Repubblica
- nessuno dei Presidenti del Consiglio è stato mai eletto direttamente dai cittadini
- fino a quando in Parlamento c'è una maggioranza che permette di governare, il Capo dello Stato non può sciogliere le Camere e quindi non si posso indire nuove elezioni. Mattarella con le consultazioni di questi giorni ha verificato se esiste ancora una maggioranza e ha dedotto che i voti in Parlamento per sostenere un nuovo Governo ci sono
- in più, anche nel caso in cui oggi non ci fosse una maggioranza pronta a sostenere un nuovo Governo e si andasse quindi a elezioni, si aprirebbe un altro problema: con quale legge elettorale? Quella attuale in vigore alla Camera è a rischio incostituzionalità (la Consulta si esprimerà il 24 gennaio). Quella in vigore al Senato invece non prevede, per come è studiata, la formazione di una maggioranza chiara. Pertanto se si votasse domani, come molti chiedono, avremmo almeno due rischi grossi: 1) votare con una legge elettorale che tra un mese potrebbe essere giudicata incostituzionale 2) avere una maggioranza netta alla Camera e avere una frammentazione al Senato, senza una maggioranza certa, che non permetterebbe quindi di sostenere un Governo. Questo vorrebbe dire essere punto e a capo.
Per cui, se a tutti è finalmente chiaro come funziona il sistema politico ed elettorale italiano, direi che possiamo evitarci i soliti post inutili su "Gentiloni non è eletto", "Andiamo subito a elezioni", etc.
La Costituzione che molti hanno difeso a spada tratta durante il referendum, studiata dai nostri padri costituenti che molti hanno chiamato in causa in questi ultimi mesi, non può essere un'opinione. Men che meno adesso>.