Da Sel a Sinistra Italiana, cosa resta in Liguria
Fine di un’epoca, signori si cambia. Nella lotta intestina che da sempre caratterizza una certa parte di sinistra, un po’
come a destra ai tempi del glorioso Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante, sparisce per sempre il nome di SEL (acronimo di Sinistra Ecologia e Libertà, partito nato per mano di Nicky Vendola, uno scissionista di Rifondazione Comunista che perse il congresso con Ferrero, più a sinistra di lui, tra pugni chiusi e “Bella Ciao” cantate a squarcia gola con le lacrime agli occhi). Da oggi SEL non esiste più, al suo posto, ecco, come da tempo era stato annunciato, il cartello elettorale di SINISTRA ITALIANA; che raggruppa SEl, la parte sinistra del Pd ed altri partitelli della galassia ultra progressista. Ma quanto durerà? E in Liguria cosa ha lasciato Sel? Senza dubbio ha avuto personaggi illustri, come Stefano Quaranta, che ha ben rappresentato il partito a sinistra del Pd, ma che si trova nel mezzo la concorrenza di Possibile dell’ex sindaco di Bogliasco Luca Pastorino e ancora quel che resta di Rifondazione Comunista, che a Genova è ancora abbastanza ben rappresentata, vedi il circolo di piazza Romagnosi a Marassi, dal nuovo mercato attaccato al “Firpo”.