Regazzoni, nuovo siluro a Terrile
A Simone Regazzoni, il “filosofo ribelle” del Pd, l’unico che si è già autoproclamato in pista per le primarie
del centrosinistra sfidando da tempo il marchese Marco Doria, le dichiarazioni post voto di Alessandro Terrile non gli vanno a genio. Il bersaniano, secondo Regazzoni, sembra quasi volere cancellare in un solo colpo la sconfitta, gettarsi alle spalle il ko e guardare avanti alle amministrative. Invece Regazzoni mette quasi il dito sulla piaga di questa sconfitta da venti punti percentuali: <Ho visto il segretario del Pd genovese Alessandro Terrile affrettarsi a mettersi alle spalle il referendum, per rassicurare quanti a sinistra hanno contribuito a far cadere il Governo Renzi che non è cambiato nulla, e che ora dobbiamo solo ricucire, e ricompattarci (magari attorno a una sorta di Doria bis come Luca Borzani). È una posizione politicamente subalterna, strategicamente suicida e che ci porterà a una sonora, meritatissima sconfitta. Perché confonde la necessità di rispondere davvero ai bisogni popolari con il desiderio di accordo tra ceti politici senza bussola>.
