Giorgia Meloni infiamma Genova
Ieri, un gremitissimo e sbandierante pubblico della destra genovese si è accalcato al Teatro della Gioventù
per ascoltare i motivi del No della neomamma Giorgia Meloni. Si parte tutti in piedi con la mano sul cuore a cantare Fratelli d’Italia. Finito l’inno, Stefano Balleari, dopo aver trattenuto a fatica le lacrime e essersi giustificato con un apprezzato (la stessa Meloni nel suo intervento dirà: “fa piacere vedere un politico che si emoziona) “scusate sono molto emozionato” inizia a condurre la serata.
Molti i politici che sono saliti sul palco, ecco alcuni stralci degli interventi.
Giorgia Meloni: “Noi stiamo con la gente, abbiamo visto come è andata dopo che i vari personaggi americani si sono schierati con Hillary Clinton. Ma la gente comune cosa ha da spartire con Madonna? E in Italia, con Benigni e Marchionne? Se il presidente della Repubblica permetterà un altro governo non votato dagli italiani, vi chiameremo alla mobilitazione”. Giovanni Toti: “siamo stati bravi. La vittoria alle prossime comunali è scontata. Non possiamo pensare di lasciare il paese in mano di Renzi o Grillo”. Edoardo Rixi: “siamo un centrodestra che non dorme e che vuole prendere in mano la situazione. Se le cose non funzionano, non bisogna cambiare la Costituzione, ma i ministri”. Gianni Berrino: “magari, in caso di vittoria del No, Pittibimbo non andrà a casa, ma non sfilerà più come primo della classe”. Ilaria Caprioglio: “siamo riusciti a vincere in una delle roccaforti del centrosinistra. Se vince il Sì, diventiamo sudditi dello stato”. Matteo Rosso: “avevo deciso di abbandonare la politica, poi l’amico Gianni Plinio mi ha portato a Roma da Giorgia Meloni con la sua Panda che aveva 300.000 km; è stato un viaggio indimenticabile, ma mi è tornata la passione per la politica”. Gianni Plinio: “la giunta Biasotti ha ristrutturato questo teatro che la giunta Burlando aveva ridotto in una topaia. Si nega una via a Fabrizio Quattrocchi e si intitola un ceppo a Carlo Giuliani”.
Inoltre, sono intervenuti: Franco Mugnai, presidente Fondazione Alleanza Nazionale, Paolo Capone, segretario nazionale Ugl (unico sindacato della destra), Rachele De Stefanis, presidente del comitato del No, Alessandro Rossan, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e consigliere comunale a Spezia, Emiliano Martino, segretario provincia di Fratelli d’Italia.
Se questa manifestazione doveva essere anche l'occasione per 'misurare' il peso politico di Fratelli d'Italia, possiamo dire che la prova è stata superata.
Giorgia Meloni davanti alla platea del Teatro della Gioventù.