Muzio suona la carica del no a Levante
Ha preso in mano tutto lui, con grande abilità politica. Il centrodestra, nell’estremo levante genovese, guarda
con molta attenzione al consigliere regionale Claudio Muzio. E non solo nel suo regno della val Petronio, lassù, a Casarza Ligure, alle spalle di Sestri Levante e Castiglione Chiavarese, storici feudi della vecchia e cara Democrazia Cristiana. Muzio, ora, ha preso in mano la situazione anche per il “no” al referendum e spiega così il suo punto di vista: “Si sta creando una situazione peculiare sull'intero territorio nazionale a livello politico, ossia che diversi partiti tra loro molto diversi, che hanno differenti visioni strategiche in ordine al governo del Paese, sul tema della Costituzione abbiano invece trovato un punto di visione comune. Credo che questa sintonia nasca da una reazione positiva alla vulgata propagandistica secondo cui le colpe della crisi e delle difficoltà economiche che l'Italia sta attraversando sarebbero da attribuire proprio alla Carta costituzionale. E' un'idea sbagliata: sarebbe invece il caso di chiedersi se non sia proprio una mancata applicazione della Costituzione a causare molti dei problemi che attanagliano il Paese. Proprio da questa domanda nascono le iniziative che abbiamo in programma per la campagna elettorale referendaria”.