Roberto Bagnasco

Abbiamo chiesto al coordinatore provinciale di Forza Italia, Roberto Bagnasco, un commento sulla convention

di Stefano Parisi.
“Premetto che non sono stato invitato - spiega Roberto Bagnasco - e non ci sono andato. Per me non è possibile rilanciare Forza Italia lasciando fuori chi ha contribuito a fondare il partito. Famiglia, fisco, federalismo, pubblico non necessariamente migliore del privato, welfare, taglio delle spese pubbliche sono i temi, peraltro non nuovi, della convention di Parisi. Temi questi che hanno avuto il merito di portare in evidenza il modello di governo del centrodestra che attualmente amministra in tre regioni importanti: Veneto, Lombardia e Liguria. Un modello che può essere riportato a livello centrale con una leadership che deve collocarsi all’interno di una posizione dell’Italia ancorata all’Europa ma lontana da un’Europa a trazione franco-tedesca, anche perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Stimo Parisi - continua Bagnasco - per quanto ha fatto professionalmente, ma la politica richiede risposte concrete nel quotidiano sul territorio. Di positivo vedo la possibilità che questa convention possa essere di sprone per lavorare affinché il partito torni ad avere un ruolo importante nel paese. Obiettivo che, almeno per il momento, si può raggiungere solo uniti a Lega e Fratelli d’Italia”.
Come dire: Roberto Bagnasco preferisce il pensiero politico di Giovanni Toti a quello di Stefano Parisi.

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