Alessandro Terrile

Un tempo si chiamavano compagni, ora con Matteo Renzi alla guida del Pd, questo parolone che profuma

tanto di vecchio Pci e di regime è praticamente scomparso, ma resiste in alcuni circoli a sinistra del Pd, forse stonando un po’ con il nuovo corso di un partito moderno e che guarda al centro.
Il segretario provinciale del Pd, il bersaniano Alessandro Terrile, al termine della Festa Provinciale dell’Unità in piazza Caricamento, ha ringraziato gli ex compagni orfani del pugno chiuso: “Va in archivio con numeri importanti e significativi la Festa de l'Unità 2016, con un bilancio positivo sotto il profilo della partecipazione. Abbiamo passato 17 giorni a dialogare con la città, organizzando 55 dibattiti in una delle sue piazze più belle. Abbiamo preparato 30.000 piatti nei nostri ristoranti, 780 amatriciane per Amatrice, e oltre 22.000 focaccette di Crevari. Abbiamo ospitato oltre 100.000 visitatori. Se oggi siamo ancora capaci di tutto questo lo dobbiamo ai nostri oltre 1.000 volontari. Senza di loro non ci sarebbe la Festa, ma soprattutto il nostro PD sarebbe una bandiera senza braccia che la sostengono. La Festa è anche questo. Sentirci una comunità politica ci dà la forza per affrontare le prossime sfide, guardando in faccia il futuro, con la certezza che uniti sapremo vincerle. Grazie a tutti”.

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