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Alessandro Piana, l’erede di Francesco Bruzzone

Alessio Piana

Alessio Piana

I leghisti, come vuole la tradizione, sono sempre stati dalla parte delle doppiette. Lo dimostrano i due più

importanti pezzi da novanta del “carroccio” nell’aula regionale di Piazza De Ferrari: prima Francesco Bruzzone, il record man per dieci anni di fila delle preferenze dei “lumbard” nella nostra regione, poi il suo erede Alessandro Piana. Celebri le battaglie del primo contro la Verde Cristina Morelli, ogni giorno era una guerra aperta nell’aula del consiglio regionale di Piazza De Ferrari. Ebbene, Piana ha messo il suo zampino nella nuova legge regionale sulla caccia, contestata da grillini e democratici: “Abbiamo cercato una via di mezzo, una linea a metà per trovare l’accordo con gli altri gruppi politici in Regione e quindi abbiamo accolto ciò che il WWF e gli altri ambientalisti avevano proposto, ma i consiglieri del M5S, come spesso accade, non hanno capito il senso dell'emendamento ed ottusamente hanno votato contro. La proposta di legge sarà votata in aula il prossimo consiglio, previsto per il 13 settembre. Con tale mio emendamento, approvato oggi, manterremo l'attuale formulazione che prevede che nel calendario venatorio regionale, sia indicato il carniere giornaliero e quello stagionale per la fauna stanziale e migratoria. Con le modifiche che voteremo in consiglio, apporteremo quindi i necessari correttivi alla norma e quei provvedimenti migliorativi, sfuggiti al precedente legislatore”.

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