Parma, Livorno, poi un altro comune minore, ma ora Roma. Ci manca solo l’amministrazione grillina

di Torino ed è bingo per centrodestra e centrosinistra. Un dato è certo. Se il Movimento 5 Stelle si sta lentamente sdoganando dal fondatore Beppe Grillo, rimasto orfano dello “spin doctor” Casaleggio, dall’altro è pur vero che le previsioni di centrodestra e centrosinistra si stanno avverando: i grillini non sanno o non riescono a governare. E a Genova e in Liguria, dove i seguaci del comico di Sant’Ilario hanno fallito prima l’assalto ai palazzi regionali nel 2015, quest’anno Savona (nemmeno al ballottaggio) e quattro anni fa le comunali a Genova, i grillini iniziano a tremare. Perché sanno di giocarsi molto proprio in casa loro visto che il Movimento è nato qui a Genova. E allora ecco che crescono le preoccupazioni di un flop clamoroso alle comunali proprio nel miglior momento a livello numerico, con gli exploit di giugno a Roma e Torino, ma anche il ko secco e senza attenuanti di Milano dietro a Sala e Parisi.

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