Orlando tra Paita e Giustizia
Il Ministro della Giustizia del Governo di centrosinistra a guida Matteo Renzi, lo spezzino Andrea Orlando,
è sempre più sull’agone politico. Infatti, ogni giorno, interviene sulla scena politica spaziando su ogni argomento. O il Guardasigilli si “intromette” sulla politica spezzina, o sul Governo regionale di Giovanni Toti, o impartisce una stoccata alla sua compagna di partito Raffaella Paita, o addirittura tratta temi di non sua pertinenza come le Unioni Civili, un argomento diventato un must per una certa parte della sinistra, addirittura più che il lavoro. Questa volta, tra il palco della Festa dell’Unità di Caricamento a Genova e la mostra su Antonio Gramsci al Ducale, il Ministro, dato in grande ascesa nell’entourage nazionale del Pd, spiega: "Se la riforma della giustizia fosse una strada direi che siamo a tre quarti del percorso. Resta naturalmente il tratto più difficile perché è un cammino con un arrivo in salita ma credo che ce la possiamo fare a portare fino in fondo gran parte dei provvedimenti che sono in dirittura d'arrivo. La riforma del processo penale sarà in aula al Senato dal 13 settembre mentre il civile è in commissione al Senato in seconda lettura e gli altri provvedimenti sui quali avevamo impegnato il governo sono comunque a buon punto di definizione".