Il comitato del No con Matteo Rosso
"In Regione abbiamo iniziato un grande lavoro di riforma nell'interesse dei cittadini liguri: per portare
a termine gli impegni che ci siamo presi in settori strategici come sanità, occupazione, economia e turismo c'è bisogno di una maggioranza coesa e unita. Pertanto non accettiamo diktat da parte di un coordinatore regionale che fino a ieri sosteneva la giunta Burlando, votandone i bilanci, e ha fatto campagna alle Primarie per la Paita. Il comitato del No lanciato nell'incontro di Bocca di Magra dal presidente Toti merita un sostegno convinto da parte di tutto il centrodestra unito che voglia mandare a casa il governo Renzi: chi non è d'accordo con il nostro progetto politico, ma vuole far parte della coalizione per un programma comune in Liguria è il benvenuto, ma almeno abbia il buon gusto di evitare esternazioni sui giornali che assomigliano tanto a ricatti velati". Lo dice Matteo Rosso, capogruppo in Regione Liguria e coordinatore regionale di fratelli d'Italia, commentando alcune dichiarazioni del coordinatore di Ncd Gino Garibaldi in merito al voto al referendum costituzionale. "Se la posizione di Ncd è quella lanciata da Garibaldi all'avvio della campagna referendaria - aggiunge Rosso - fatta di giochetti al rialzo, allora possiamo solo immaginare a quali ricatti saremo sottoposti quando, tra un anno, saremo quasi alla vigilia delle Politiche. Al consigliere e collega Andrea Costa va il merito di aver dimostrato, almeno fino a ora, pacatezza ed equilibrio nelle proprie dichiarazioni e mdi avere a cuore l'interesse dei liguri. A questo punto occorre una riflessione profonda all'interno della nostra coalizione alla guida della Regione Liguria per comprendere se abbiamo le forze necessarie per andare avanti facendo a meno di accordicchi e giochetti subiti da chi ha fatto compagna elettorale nelle Primarie del centrosinistra".