Borsino della politica
Secondo i lettori di Genova3000.
1-DAVIDE ROSSI
Il leghista più attivo, anche se è solo un consigliere municipale. E' andato a scoprire i tombini otturati in Valpolcevera (con Massimiliano Curletto). Ma dopo la sentenza per le spese pazze potrebbe avere un ruolo di rilievo.
2-ALEANDRO LONGHI
Ex senatore Ulivo. E' tornato a far parlare di sé. Con un editoriale sul "Secolo XIX". Dove ha raccontato che il padre del leghista Edoardo Rixi era iscritto al Pci di Sestri Ponente. Quando lui era segretario della sezione. Ma in ogni caso le eventuali "colpe" dei padri non devono ricadere sui figli.
3-SALVATORE CARATOZZOLO
Particolarmente festeggiato in Consiglio Comunale. Ma non perché ha fondato il gruppo "Percorso comune" (con Gianni Vassallo e Paolo Gozzi). Ma perché è diventato nonno. Una felicità immensa.
4-PAOLO PUTTI
Educatore e capogruppo in Comune del MoVimento Cinque Stelle. Perché ha avuto il coraggio di dire che adesso Palazzo Tursi è diventato il "mercato delle vacche". Il foro boario della politica. Che tristezza.
5-GIACOMO RAUL GIAMPEDRONE
L'assessore regionale è fiero che la Liguria sia la più virtuosa nei rifiuti elettronici. Ma ha ricevuto consensi perché ha promesso di far arrivare la raccolta differenziata almeno al 45%. Tanti auguri.
1-MARIO BARONI
Ha ammesso un colloquio con Sandro Biasotti e (ovviamente) Lilli Lauro. Ma Armando Ezio Capurro ha rivelato che aveva già dato la sua adesione per aderire al gruppo dei "fittiani". Segno che la coerenza non è il suo forte.
2-GUIDO GRILLO
Criticato per la sua (eccessiva) indipendenza. Nessuno si aspettava che votasse a favore di Marco Doria. I maligni dicono che l'ha fatto per non andare a casa in anticipo. La politica è la sua vita. Tursi è la sua casa.
3-SANDRO BIASOTTI
In Forza Italia c'è chi lo critica perché a Roma non sta facendo nulla per far tornare Roberto Cassinelli in Parlamento. Ma non poteva dimenticare che l'avvocato era andato con Matteo Rosso e C da Berlusconi per chiedere la sua testa.
4-ROBERTO BAGNASCO
Ha dovuto fermarsi come coordinatore provinciale di Forza Italia. Perché aveva programmato di riportare all'ovile le cosiddette "pecorelle smarrite". Ma gli è stato detto che chi se n’è andato deve restare fuori.
5-STEFANO BERNINI
La Coop ha fatto sapere che secondo il vice-sindaco si potrebbe fare la Torre nell'ex Aura di Nervi. Ma nel Partito Democratico non sono d'accordo con lui. Perché la sinistra ha già fatto troppe concessioni alle Coop. Non bisogna esagerare.