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Borsino della politica

Ilaria Cavo

Chi sale e chi scende tra i politici di casa nostra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1-ILARIA CAVO
La brillante assessora alla cultura ha avuto un’idea geniale (forse su input di Margherita Rubino): far studiare i cantautori nelle scuole. Fabrizio De Andrè invece di Alessandro Manzoni.

2-ROBERTA PINOTTI
La tenace ministra della Difesa ha ricevuto il (prestigioso) premio “Napoli Città di Pace”. Perché con il suo impegno “ha creato la pace e la speranza”. E perché interpreta la politica “come forma più alta d’amore”.

3-ROBERTO LEVAGGI
Il sindaco di Chiavari ha portato nella sua città il Giro ciclistico dell’Appennino. E ha salvato la corsa che un tempo era il fiore all’occhiello di Pontedecimo. Erano i tempi di Luigin Ghiglione.

4-ROBERTO BAGNASCO
Ha portato a cena la delegazione moldava (ricevuta da Giovanni Toti) capitanata dalla bella ambasciatrice Stela Stingaci, che naturalmente si è seduta al suo fianco. Ormai l’ex consigliere regionale ha compiti di rappresentanza. Che svolge con grande signorilità.

5-FRANCESCO BRUZZONE
E’ venuta a lui l’idea di fare a Stella San Giovanni una seduta del consiglio regionale in onore di Sandro Pertini. Dove lui stesso è andato ad abitare. Cacciatore tra i cacciatori.

1-MARIO TULLO
L’onorevole Pd ha voluto far sapere che è andato a votare e ha votato no. Cioè se n’è allegramente infischiato delle disposizioni del suo leader Matteo Renzi. Si fa guidare solo dalla sua coscienza.

2-EDOARDO RIXI
Fratelli d’Italia. Non  sono piaciute le sue parole che è ancora da dimostrare che i terreni della frana appartengono a sua suocera. Quando il sindaco ha dichiarato ufficialmente che ad Arenzano lo sanno tutti.

3-GIOVANNI LUNARDON
Mentre la sua capogruppo Raffaella Paita, diventata renziana, ha cantato vittoria per il fallimento del referendum lui ha voluto far sapere che invece è andato a votare e ha votato no. Segno che non segue più la moglie di Luigi Merlo.

4-BRUNO RAVERA
Ha detto che dopo le elezioni amministrative tornerà “a essere protagonista della politica genovese”. Avrà 88 anni. E quindi non potrà più dire che la Lega Nord vuole lanciare i giovani.

5-FABIO BOZZO
Manda continui comunicati a nome del Movimento giovanile della Lega Nord. Cerca in tutti i modo di mettersi in mostra. Ma nel partito non tutti gradiscono questa voglia di protagonismo. I giovani si occupino dei giovani.

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