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Giampedrone ha bocciato la Frijia

Maria Grazia Frijia

Un gossip della politica di casa nostra. Quando Gianni Berrino era diventato assessore un vecchio amico,

nonché ex compagno di partito, Franco Marenco, deputato per due legislature di Alleanza Nazionale, gli aveva chiesto di inserire nel suo staff Maria Grazia Frijia, che aveva dimostrato le sue (grandi) doti nell'ufficio stampa di Forza Italia e che dopo l'esperienza con Liguria Libera aveva aderito a Fratelli d'Italia, il partito di Berrino.
L'avvocato Berrino si era dichiarato entusiasta dell'idea di avere nel suo team la consigliera comunale di La Spezia. Poi non se n'era più saputo più nulla. E Berrino stesso non si è fatto più trovare da Marenco. Adesso si è saputo il retroscena. Alla Spezia, grazie a Gigi Grillo e Gino Morgillo, Giacomo Raul Giampedrone era stato nominato coordinatore provinciale. Poi aveva rotto con i suoi tutor e si era dimesso. La Frijia aveva criticato il suo atteggiamento, ricordando tra l'altro che Giampedrone non aveva certo brillato come coordinatore. Poi la Frijia ha voluto rimanere fedele a Morgillo e si era "bruciata" (come le avevano predetto in molti). Giampedrone era diventato sindaco di Ameglia. Quindi il sindaco di Giovanni Toti. Che prima l'ha inserito nel suo Listino e poi l'ha nominato assessore.
Parlando tra assessori è venuto fuori il nome di Maria Grazia Frijia. Morale: Berrino non ha potuto mantenere la promessa che aveva fatto a Marenco.
Questa è la politica di casa nostra. Dove si parla spesso (a vanvera) di meritocrazia.

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