La Lega verso la scissione
Segretissimo. A Milano è in corso una riunione di importanti personaggi della Lega. Leghisti duri e puri,
che non condividono le decisioni del segretario federale Matteo Salvini. Che in pratica ha dichiarato guerra a Silvio Berlusconi, frantumando l'alleanza del centrodestra. Dopo che la Liguria aveva dimostrato che uniti si vince.
Chi lo contesta fa notare che Salvini si è comportato da dittatore. Prendendo decisioni così importanti per il futuro della Lega senza consultarsi con nessuno. Il presidente della Regione Lombardia, in un'intervista al "Corriere della sera", gli aveva fatto notare che le battaglie si vincono facendo la guerra agli avversari e non agli alleati.
Il pensiero di Maroni è stato subito condiviso da Umberto Bossi. Che assieme ai veneti Zaia e Tosi l'hanno spronato a riunirsi per studiare la situazione e prendere eventuali decisioni. Era presente anche l'ex ministro Castelli. La Liguria era rappresentata dall'assessore regionale Sonia Viale da sempre fedelissima di Maroni.
Si è parlato naturalmente delle voci che circolano e secondo le quali Salvini, dopo aver rotto con Forza Italia, vorrebbe allearsi con il MoVimento 5 Stelle. Ed è stata presa in considerazione di una possibile scissione. Da una parte Salvini, dall'altra chi non condivide le sue posizioni. E i contestatori fanno notare che il segretario federale merita le copertine dei rotocalchi soprattutto per i suoi amori.