Il doppio ruolo di Balleari
Il grande Gianni Plinio Plinio, in una nobile lettera che tramite l'amico fraterno Ignazio La Russa,
è riuscito a far firmare alla presidente (incinta) Giorgia Meloni, che gli serviva per ringraziare il Giornale della Liguria che con il caporedattore Massimiliano Lussana si è battuto come un leone perché Genova diventasse la "Città dell'Inno" si parla ovviamente di Stefano Balleari.
L'instancabile Balleari, che aveva spronato il sindaco Marco Doria ad appoggiare l'iniziativa, viene descritto dalla presidente dei Fratelli d'Italia come "nostro rappresentante". E sarà sicuramente vero data l'amicizia più che fraterna che lega il fortunato marito della farmacista di Piazza Dante al consigliere regionale Matteo Rosso. Ma la signora Meloni, vivendo a Roma, forse non sa che il rappresentante di Fratelli d'Italia Stefano Balleari in Comune fa ancora parte del gruppo PDL, cioè del partito di Berlusconi (essendo solo non potrebbe formare un gruppo Fratelli d'Italia).
Questa "incoerenza" non giova certo alla popolarità di un personaggio che aspira a fare il sindaco. Strano che Stefano Balleari non l'abbia ancora capito.