Marco Doria come Zeffirino
Leggendo le cronache di Emanuele Rossi, che il "Secolo XIX" ha mandato in California, terra di sogni e di chimere,
al seguito del sindaco Marco Doria, mi è venuto naturale un paragone con Zeffirino.
Rossi ha scritto che il nostro beneamato cittadino torna a Palazzo Tursi con una borsa piena di biglietti da visita. Come fanno i miei amici Luciano e Giampaolo Belloni dopo i loro viaggi all'estero come ambasciatori della cucina italiana. Quei biglietti da visita sono raccolti in un prezioso album, che si può tranquillamente sfogliare nel celebre ristorante che piaceva tanto a Frank Sinatra.
Mi auguro che Marco Doria, magari con l'aiuto di Alberto Cappato che l'ha accompagnato nel piacevole viaggio, segua l'esempio di Zeffirino e raccolga anche lui in un album questi preziosi biglietti da visita, a ricordo duraturo della sua scoperta di San Francisco.
Però i cittadini si chiedono: valeva la pena che il sindaco di Genova andasse a San Francisco per raccogliere i biglietti da visita dei nostri ex migranti? Poteva mandarci Zeffirino.
E meno male che ha detto che non ci possono essere confronti (e quindi) contatti tra la Silicon Valley e i nostri Erzelli. Assicura di aver fatto sfoggio della sua cultura di professore universitario nelle varie conferenze che ha tenuto e gli crediamo sulla parola. Ma che c'etra tutto questo con il business.
I liguri di origine sanno tutto della Liguria, i raduni a Favale di Malvaro servono anche per questo. E l'attività di Mario Menini come presidente dell'Associazione Liguri nel mondo è quanto mai meritoria per conservare questi legami ligustici. Per capire l'eventuale possibilità di busininess semmai ci volevano gli imprenditori. Ma in California hanno tutto, ci mandano persino le noci.
Negli alberghi di lusso i clienti ricevono in camera cestini di frutta. Cestini da fotografare. Ma frutta che non sa di niente. Il sole della California è diverso da quello della Liguria.
Meno male, comunque, che Marco Doria sia tornato a casa con un po'di biglietti da visita. Potrà farne un album. Come fa Zeffirino.
Elio Domeniconi