Borsino della politica
Lilli Lauro
Secondo i lettori di Genova3000.
1- MARCO DORIA
Il sindaco di Genova va a farsi una bella gita in California. E racconta che lo fa nell'interesse della città. Perché a San Francisco troverà sicuramente qualcuno disposto a investire su Genova. Ma questi approcci erano già stati fatti negli anni 80. Evidentemente il primo cittadino ignora la storia dell'Associazione Liguri nel mondo.
2-LILLI LAURO
La capogruppo del gruppo di Giovanni Toti in Regione è felice perché è stata scelta per accompagnare un gruppo di studenti a vedere i campi di concentramento ad Auschwitz. Racconterà questa emozionante esperienza ai quattro figli. Perché conoscano questa pagina di storia.
3-STEFANO BALLEARI
E' gasatissimo. Perché il suo amico Matteo Rosso lo sta convincendo che può diventare sindaco di Genova. La new entry di Fratelli d'Italia (che però a Tursi continua a restare nel gruppo Pdl) non ha dubbi: farebbe sicuramente meglio di Marco Doria. Ma ora deve convincere gli altri.
4-ROBERTO BAGNASCO
Il coordinatore provinciale di Forza Italia andato in Bulgaria per vendere una casa (sua) sta ottenendo un successo personale a Sofia. Nell'ambiente si dice che potrebbe fondare la sezione-Bulgaria di Forza Italia. E forse smisterebbe più tessere che a Genova.
5-MARIO TULLO
E' l'unico del Partito Democratico che lavora per unire. Mentre tanti si divertono a dividere. Con la comica amicizia Raffaella Paita-Giovanni Lunardon. Che prima non si salutavano nemmeno. Mentre ora sono diventati, come suol dirsi, culo e camicia. Incredibile.
1-LUIGI GRILLO
Per difendersi da un attacco di Marco Menduni che riteneva ingiusto ha dovuto inviare una lettera al "Secolo XIX". Che gliel'ha pubblicata soltanto nella rubrica riservata ai lettori. Quando era senatore gli avrebbero fatto come minimo un'intervista.
2-SERGIO CASTELLANETA
A 83 anni (compiuti) conferma di essere ancora lucidissimo. Peccato che a suo tempo non avesse voluto passare il movimento al fedelissimo Remo Benzi. "Liguria Nuova" esisterebbe ancora. Invece tutto si è sciolto. E non rimane nulla. Nulla.
3-GIANLUCA FOIS
Dopo il lungo colloquio a Rapallo con il coordinatore Roberto Bagnasco sembrava intenzionato a rientrare in Forza Italia ma quando si è reso conto che Lilli Lauro non gli avrebbe lasciato il posto a Palazzo Tursi ha cambiato idea. Meglio lasciare la politica. O meglio questa politica.
4-GIANNI BERRINO
Ha scatenato l'ira dei pendolari perché i treni continuano ad arrivare con enorme ritardo. Mentre l'assessore aveva assicurato che sarebbero arrivati puntuali. Impresa che sinora è riuscita solo a Benito Mussolini. Ma erano altri tempi e altri treni.
5- ROBERTO CASSINELLI
Sembra proprio che il suo partito non voglia farlo tornare in Parlamento. Perché Augusto Minzolini, per la Legge Severino, dovrebbe essere dichiarato decaduto. Ma l'argomento non viene mai messo all'ordine del giorno. Proprio perché Forza Italia non lo vuole. Incredibile.
