Orengo difende la piattaforma
Alla manifestazione per il "sì" allo scolmatore, e quindi contro chi ha fatto ricorso al Tar per l'ecomostro
di Corsa Italia, c'era mezza nomenklatura del Partito Democratico. Del centro destra si sono visti l'ex parlamentare Giorgio Bornacin e il capogruppo di Forza Italia nel Municipio Medio Levante Fabio Orengo: "Chi mi conosce sa che sono ben distante dalla sinistra, Bornacin, poi (i fotografi si sono sbizzarriti a ritrarlo con Graziano Mazzarello), è stato una vittima dell'ultima alluvione, ci ha rimesso un'automobile. La nostra non è stata un'adesione alle idee di Alberto Pandolfo, e chi ci conoscere non può avere dubbi in proposito. Sono però convinto che non si debba ostacolare la messa in sicurezza della città e questa opera (che vede al lavoro squadre di tre turni per coprire le 24 ore) è assolutamente necessaria. Su questa priorità Genova dovrebbe essere uniti. Basta con la divisione. Cerchiamo per fare Genova non solo più bella ma anche più sicura. Nessuno ha detto che quello che è stato definito ecomostro è una costruzione per evitare la dispersione nella città di polveri e di fumi. Eppoi si tratta di un'opera provvisoria.
Per me non si doveva ricorrere al Tar per evitare che, magari per un cavillo formale (sul parere della Sovrintendenza) possa bloccare questi lavori così importanti. Naturalmente sono contrario alla gogna mediatica, che ho provato proprio sulla mia pelle".