L'amnesia di Matteo Rosso
Il centrodestra ha conquistato la Regione perché buona parte del Partito Democratico si è rifiutato di votare Raffaella Paita,
alcuni ne sono addirittura usciti. Giovanni Toti ha vinto perché era stato scelto in persona da Silvio Berlusconi, avendo la residenza ad Ameglia poteva considerarsi ligure a tutti gli effetti. Con i personaggi indicati dal duo Sandro Biasotti-Edoardo Rixi, il centro destra non avrebbe sicuramente vinto. Ci voleva un "nome" e Toti, dopo aver diretto il Tg4 vedovo di Emilio Fede, era già parlamentare europeo.
Matteo Salvini aveva già candidato Rixi, che ha poi scelto come suo vice. E come candidato della coalizione Rixi era sicuro di vincere. Ma tanti elettori moderati di Forza Italia non avrebbero mai votato per chi usa il linguaggio violenti e spesso becero di Salvini, che assomiglia un po' al sindaco di Genova Marco Doria che starebbe sempre in televisione.
Toti ha vinto però può contare su una maggioranza limitata, 16 a 15. E come sapete la votazione sul primo comma della legge di stabilità della Regione è finita 15 a 15 così l'articolo che stabiliva in 129 milioni di euro il limite massimo di indebitamento è automaticamente decaduto e la maggioranza è dovuto ricorrere a un emendamento.
Per minimizzare Toti l'ha definita una distrazione e non un caso politico, ma c'è che ci sta ricamando sopra. La distrazione sarebbe quella dei Matteo Rosso di Fratelli d'Italia che è il politico più scrupoloso che si conosca. Versione ufficiale: ha visto moglie e figli tra il pubblico. Non ha capito più niente ed è corso fuori dall'aula per abbracciarli. E quando è rientrato, la votazione si era svolta. Ha chiesto invano di rifarla.
In realtà il dottor Rosso non era fuori dall'aula dove avrebbe potuto controllare quello che avveniva dentro. Si era chiuso nel suo ufficio per consegnare i regali di Natale ai figli adorati e brindare con la moglie Angela, di cui è sempre innamorato pazzo. Ma i regali avrebbe potuto benissimo consegnarli a casa, visto che mancava più di un giorno all'arrivo di Babbo Natale. E il brindisi con la moglie poteva essere effettuato sotto l'albero.
Inoltre, sapendo che la votazione era importante, poteva dire a qualcuno della sua segreteria: sono nel mio studio, quando si vota venitemi a chiamare. O poteva andare a cercarlo qualcuno dei collaboratori di Toti.
Insomma ci sono troppe stranezze in questa "assenza", essendo Matteo Rosso un modello di efficienza e puntualità. I tanti maligni l'hanno interpretato come un "avvertimento". Anche se per Giovanni Toti preferisce continuare a credere alla favola della "distrazione".
Elio Domeniconi