Borsa della politica
Chi sale e chi scende tra i politici di casa nostra.
1- GIOVANNI TOTI
E' stato intervistato da "Repubblica" anche per l'edizione nazionale. E ha ribadito che i nuovi dirigenti devono essere eletti e che per i sindaci bisogna sempre fare le primarie. Tutto il contrario di quello che sosteneva prima. Ma l'importante è che abbia cambiato idea. Per rilanciare Forza Italia.
2-RAFFAELLA PAITA
Si è fatta fotografare con il figlio Francesco nella villetta che si è comprata a Pieve Ligure a picco sul mare. Per far sapere a chi la critica che ora vive in un angolo del paradiso terrestre. Così adesso molti, volenti o nolenti, saranno costretti a invidiarla. E' un lusso che pochi compagni possono mantenersi.
3-GUIDO GRILLO
E' sicuramente il più valido organizzatore di convegni in seno a Forza Italia. Diciamo che è l'unico che cerca di fare qualcosa a Genova. Anche perché è l'unico con una lunga esperienza politica. E anche in consiglio comunale è quello che si impegna di più. Se davvero si ritira, non sarà facile trovargli un sostituto.
4-CLAUDIO MUZIO
E' piaciuto il suo intervento a Villa Piantelli. Ha accusato gli avversari e la stampa di strumentalizzazione. Perché hanno presentato il piano-casa con versioni da fantapolitica. Perché ci saranno soltanto delle ristrutturazioni. L'invasione del cemento è una autentica invenzione. Bugie colossali.
5-ROBERTO BAGNASCO
Ora tutti gli danno ragione sulla necessaria organizzazione del partito. Ha dichiarato pubblicamente che pur essendo il coordinatore provinciale di Forza Italia non è riuscito nemmeno ad avere l'elenco degli iscritti. Può darsi che nemmeno esista. Quindi è un miracolo che il centrodestra abbia vinto le elezioni regionali.
1- SANDRO BIASOTTI
Tanti lo criticano perché Forza Italia non ha nemmeno una sede funzionante. Ma il coordinatore regionale è disposto a mettere a disposizione locali di sua proprietà. Ma non può pagare di tasca propria anche quelli che dovrebbero far funzionare la sede. Se Berlusconi ha licenziato tutti i dipendenti, significa che i tempi sono cambiati.
2- ILARIA CAVO
L'assessora alla cultura riceve critiche perché non distribuisce più finanziamenti a pioggia, come faceva il centrosinistra (generoso soprattutto nei confronti degli amici). Ma lei insiste nella sua strategia: Genova deve puntare solo sui grandi avvenimenti. I soldi per le manifestazioni dopolavoristiche sono buttati via.
3-ROBERTO CASSINELLI
Uccel di bosco. Non si è fatto vedere nemmeno alla festa degli auguri. La solidarietà del partito nei confronti di Augusto Minzolini (che dopo le due condanne dovrebbe lasciare il Senato per la legge Severino) lo stanno disamorando sempre di più dalla politica. Meglio fare l'avvocato.
4-EDOARDO RIXI
Cerca di continuare a fare l'assessore e il segretario regionale come se niente fosse. Ma dopo quello che sta capitando a Maurizio Torterolo teme di dover subire una severa condanna per le "spese pazze" in Regione. Ma lui, anche come capogruppo della Lega, era sicuro che fosse tutto regolare.
5-MATTEO ROSSO
In Regione non sono in pochi a sostenere che, dopo la deposizione di Raffaella Della Bianca, potrebbe essere condannato anche lui, all'epoca capogruppo di Forza Italia. Sicuramente per Fratelli d'Italia sarebbe una grave perdita. Perché a Genova nel partito di Giorgia Meloni è il leder indiscusso. Insostituibile.