Bagnasco ha convinto Toti
Forse Giovanni Toti ha cambiato idea. Oppure Roberto Bagnasco l'ha convinto.
Subito dopo che il centrodestra aveva vinto (a sorpresa) le elezioni regionali, il coordinatore provinciale che aveva rinunciato a ripresentarsi per agevolare il rinnovamento, era pronto a mettersi al lavoro per organizzare il partito. Convinto che la vittoria avrebbe dato una spinta notevole.
Occorreva però il via libera di Toti, che non era solo il neo Governatore della Liguria. Era anche il consigliere politico di Silvio Berlusconi. E quindi era il numero due di Forza Italia.
Con l'esperienza del politico navigato Bagnasco senior aveva espresso a Toti le sue idee. Per rinnovare (e quindi rilanciare) il partito era necessario cambiare la formula. Non più un uomo solo al comando. Non più un partito di nominati. Ma un partito che fa i congressi e magari le primarie. Con la possibilità di scegliere le persone da cui farsi poi guidare.
Le idee di Toti, però, non collimavano con quelle di Bagnasco. Toti partiva dal presupposto che Forza Italia è un partito diverso dagli altri. E che votano per Forza Italia quelli che sono contrari al centrosinistra. Ma al tempo stesso sono contrari alla violenza verbale di Matteo Salvini. Che sono contrari ai sistemi della Lega. Un popolo di moderati. Che sanno già come votare. Basta andarli a galvanizzare poco prima delle varie elezioni. Quindi niente sedi, niente congressi.
Ora il "Corriere della sera" ha rivelato che Toti la pensa esattamente come Bagnasco. Chiede una Costituzione, un lavoro di equipe. Tenendo anche conto che nell'ormai prossimo 2016 Silvio Berlusconi compirà 80 anni.
Chi crede che Forza Italia possa avere ancora un futuro, spera che Toti riesca a convincere Berlusconi, visto che è il suo consigliere politico. Se ci riuscirà, Bagnasco sarà il primo a congratularsi con lui. Se invece Berlusconi vorrà continuare a decidere tutto da solo, allora a guidare il centrodestra sarà la Lega di Salvini. Ma i moderati non voteranno mai per lui.
Elio Domeniconi